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Il Latina conferma Somma: "Con la società grande rapporto di stima"

La società mette a tacere le voci che davano per certo il secondo avvicendamento stagionale sulla panchina nerazzurra. Maietta: "C'è stato un diverbio come accade in tutte le famiglie". Il tecnico: "La mia chiusura, un atto di responsabilità"

Mario Somma resta sulla panchina del Latina, per ora. La conferma del tecnico è arrivata nella giornata di ieri, al termine di un lungo vertice con la dirigenza, a cui ha fatto seguito una conferenza stampa alla presenza del tecnico, del presidente Maietta, del vicepresidente Aprile e del capitano Ruben Olivera, nella quale si è voluto mettere in chiaro la situazione, e mettere fine al fiume di voci sul futuro del tecnico e della panchina nerazzurra. 

Nessun esonero, come invece sembrava fino a ieri mattina. La società ha smentito, pur confermando le tensioni successive all'incontro tenutosi nella giornata di sabato tra Somma e la società. Un incontro dal quale, come ha affermato il presidente Maietta, sono emerse delle divergenze, che avrebbero ingenerato un certo nervosismo nel tecnico, come testimonia il vivace alterco con un tifoso. Nervosismo dettato anche da una delusione per i risultati fin qui ottenuti dalla squadra. "C'è stato un diverbio, come accade in tutte le famiglie - precisa il presidente - ma non vi è stata alcuna frattura né imposizioni in sede di mercato da parte nostra. Abbiamo fatto presente le cose che non ci sono piaciute, il mister sa che in queste dieci partite la squadra ha raccolto meno di quanto fosse nelle sue possibilità. L'incontro ha scatenato un certo nervosismo nel tecnico, per questo abbiamo atteso che le acque si calmassero. Ma noi con il tecnico abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, apprezziamo l'allenatore Somma, ma soprattutto l'uomo Somma. Per questo auspichiamo un futuro migliore con lui, perché avere un uomo di questa terra alla guida del Latina è un privilegio, una grande possibilità da perseguire". Insomma, si va avanti con Somma, anche se l'opzione dell'avvicendamento era stata vagliata, come ammesso dallo stesso presidente, nel caso in cui dopo l'incontro chiarificatore non si fossero ricreati i presupposti per continuare. E potrebbe essere riconsiderata se i risultati continuassero a non arrivare. 

A difesa del tecnico Ruben Olivera, il capitano e leader del gruppo: "I giocatori sono con l'allenatore. Siamo un gruppo unito, il mister lo sa. Al di là dei nostri risultati l'impegno c'è sempre stato. Siamo contenti che la situazione si sia risolta positivamente. Sappiamo che dobbiamo fare di più, anche perché alla fine siamo noi che scendiamo in campo; adesso ci prepariamo per la gara di sabato con grande spirito". 

Aprile invece si scaglia contro la stampa, rea di aver a suo dire ingigantito la questione: "Ero tra i primi ad avere la necessità di un confronto. Tra venerdì e sabato ci sono stati chiarimenti importanti, dai quali è scaturito un consolidamento della società. Rispetto tutti, ma la stampa non mi è piaciuta in questa circostanza. Questo clamore era evitabile". 

Infine la parola al mister che mette diverse cose in chiaro: "Ci siamo visti, abbiamo affrontato discorsi esclusivamente tecnici. La proprietà ha fatto rilevare giustamente i cattivi risultati". E sul suo nervosismo dice: "La mia chiusura di sabato pomeriggio è stato un atto di responsabilità. Mi sono sentito la causa principale della delusione generale, un sentimento che mi ha portato alla chiusura, a non parlare con nessuno. E' stato un momento umano difficile". Poi spende belle parole per la sua squadra: "I ragazzi hanno sempre dato il massimo, e questo lo si capisce dal fatto che quasi tutte le partite si sono chiuse con un solo gol di scarto. A volte è andata bene a noi, molte altre volte ci è andata male, ma il fatto che le partite fossero sempre equilibrate dimostra che la squadra ha sempre dato il massimo", chiarisce Somma che poi lancia una stilettata alla stampa: "Questa è una grande società, ho a che fare con un fratello maggiore e uno minore. Mi hanno capito, aspettato e messo nelle migliori condizioni per uscire al meglio da questa situazione. Da parte di tutti non c'è stata mai una parola fuori posto. Tra di noi c'è un rapporto eccezionale, chi pensa il contrario è in evidente malafede". Sulle voci riguardanti un suo ritiro in caso di esonero non smentisce: "Ho sempre detto nelle scorse conferenze stampa, che ho smesso di allenare. Quindi, io sono qui per la mia grande passione per il Latina. Giustamente, se si parla di esonero io non alleno più. Ma non è una cosa strana, perché il giorno in cui non siederò più su questa panchina per me questo mestiere sarà finito". 

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