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Youth League, Roma sfortunata ma vincente. Al Francioni, battuto il City 2-1

I giallorossi vincono 2-1 e accedono alle semifinali. Vestenicky spezza l'equilibrio al 18' della ripresa. Raddoppia Pellegrini con una magia al 40'. Ambrose accorcia su rigore al 46'. Tre espulsi

Nel periodo più buio dell’era Garcia, in cui la Roma sembra aver smarrito se stessa e rischia di compromettere seriamente la propria stagione, c’è un’altra formazione giallorossa, quella Primavera, che regala soddisfazioni a livello europeo. Al Francioni di Latina, la squadra allenata da Alberto De Rossi sconfigge il Manchester City nei quarti di finale di Youth League e si qualifica per le semifinali. Vittoria meritata per il gioco espresso e per la sfortuna accanitasi contro i ragazzi di De Rossi, costretto a rinunciare a tre elementi importanti come Sanabria e Di Livio (nel primo tempo) e Machin (nella ripresa). Male il City, troppo falloso e piuttosto nervoso come testimoniano i due rossi rimediati da Brian e Byrne, dove spicca solo il veloce Ambrose, migliore in campo nelle file degli ospiti. Un risultato prestigioso con il quale i giovani giallorossi riscattano il doppio k.o. rimediato nella fase a gironi, nonché quello subito dalla prima squadra di Garcia lo scorso dicembre in Champions che di fatto la estromise dalla Champions.

PRIMO TEMPO – Scelta della location più che azzeccata come conferma la buona cornice di pubblico al Francioni, che dà un tocco di prestigio in più alla gara E le squadre dimostrano di meritarselo. Manca il gol nel primo tempo, non le occasioni. Due schemi speculari (4-3-3), anche se interpretati diversamente: la Roma manovra di più, e tiene alto il pressing già con le punte. Un tridente offensivo ben assortito, dove tecnica, velocità e potenza ben si assimilano, costringendo Maffeo e il marcantonio Adarabioyo agli straordinari. Straordinaria sarà la parata di Gunn che negherà a D’Urso, straordinariamente imbeccato da un taglio in verticale di Di Livio junior, il gol del vantaggio giallorosso. Il City agisce di rimessa, perché ha negli esterni, Ambrose in particolare, l’arma potenzialmente letale. E’ il francese a impegnare severamente l’altro figlio d’arte Marchegiani, al 4’ con una botta mancina, un minuto dopo aver servito a Brian un pallone d’oro neutralizzato dall’estremo difensore giallorosso.
E’ tuttavia la Roma a farsi preferire, per qualità della manovra e capacità di proporsi. Lo stesso Anonic, inizialmente a disagio sulle scorribande di Ambrose, riesce presto a prendere le misure, e a diventare decisivo con le sue discese sulal corsia mancina. Peccato che De Rossi debba rinunciare a due giocatori fondamentali come Di Livio (problema muscolare) e Sanabria (vittima di un intervento killer di Brian), entrambi out a fine primo tempo.

SECONDO TEMPO – Col passare dei minuti subentra un po’ di paura nelle due formazioni, che cresce man mano che il cronometro galoppa verso il 90’. La Roma, scossa dalla doppia perdita, abbassa ritmo e baricentro, lasciando il possesso al City, che in più di un’occasione sollecita l’attenzione di Marchegiani. Il portiere giallorosso è fondamentale all’8’ ancora su Ambrose con un’uscita spettacolare.

ROSSO E SVOLTA – L’aggressività del City spesso però sfocia nell’illecito. Brian, reo del fallaccio che aveva determinato l’uscita di Sanabria, si ripete beccando il secondo giallo al 13’. Episodio decisivo, perché la Roma quasi subito trova il gol grazie a Vestenicky (subentrato proprio a Sanabria), bravo a deviare in rete in tap in, dopo che Gunn aveva respinto la conclusione di D’Urso propiziata da un preciso traversone di Anocic. Pur sotto di un uomo, Vieira è costretto a osare per cercare il pareggio, così dopo Kongolo (per Pozo), inserisce un esterno offensivo come Nemane al posto del terzino Humphries, piuttosto a disagio sulle sortite offensive di Anocic. Dopo il gol la Roma decide di agire di rimessa, e per poco non trova il raddoppio al 25’ con Di Mariano che penetra sulla sinistra e centra in pieno il palo. I giallorossi tengono, nonostante l’evidente calo fisico a cui De Rossi non può neppure far fronte attingendo alla panchina, visto che l’ultimo cambio deve spenderlo ancora per un infortunio, che taglia fuori Machin, sostituito da Adamo. Non serve a molto l’innesto di Garcia da parte di Vieira, cui il capitano Byrne complica i giochi facendosi espellere per doppia ammonizione, un minuto prima dello straordinario gol di Pellegrini, che avanza centralmente e supera Gunn con uno splendido destro che termina sotto il sette. Finita? Neanche per sogno, perché il City continua a lottare, e trova il gol su rigore di Ambrose dimezzando l’inferiorità numerica, grazie al rosso rimediato da Capradossi per interruzione di chiara occasione da gol. Agli inglesi tuttavia non servirà un robusto recupero e il forcing finale per accedere alle final four. Ci va la Roma, che vendica le sconfitte rimediate nella fase a gironi e può continuare a sognare.

ROMA (4-3-3) Marchegiani 7,5; Paolelli 6 Calabresi 6,5 Capradossi 6 Anocic 6,5; D’Urso 6,5 Machìn 6,5 (36’st Adamo s.v.) Pellegrini 7; Di Livio 6,5 (47’pt Ndoj 6) Sanabria 6 (47’pt Vestenicky 7) Di Mariano 6,5. A disposizione: Pop, Marchizza, Belvisi, Soleri. All. De Rossi 7,5

MANCHESTER CITY (4-3-3) Gunn 7; Humphries 5 (21’st Nemane 6) Maffeo 5,5 Adarabioyo 6 Tasende 6; Byrne 4,5 Brian 4,5 Ntcham 6,5; Ambrose 7 Pozo 5 (16’st Kongolo 5,5) Celina 5 (33’st Garcia 5,5). A disposizione: Haug, Tattum, Oliver, Buckley-Ricketts. All. Vieira 5

Marcatori: 17’st Vestenicky (R), 40’st Pellegrini (R), 46’st Ambrose (C)

Arbitro: Raczkowski

Ammoniti: Brian (M), Byrne (M), Ndoj (R), Pellegrini (R), Ambrose (C), Maffeo (C)

Espulsi: 13’st Brian (M) per doppia ammonizione, 39’st Byrne (C) per doppia ammonizione, 45’st Capradossi (R) per interruzione di chiara occasione da gol 

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