Secondo le previsioni, le rate dei finanziamenti a tasso variabile dovrebbero iniziare a scendere già dal secondo trimestre del 2024, con il trend che dovrebbe proseguire fino a un calo di circa 100 euro nel 2025. Eppure, anche in presenza di queste variazioni, il tasso fisso continua a rimanere l'ipotesi più vantaggiosa
L'analisi di Facile.it relativa al secondo semestre del 2022. L'importo medio nella regione è sceso: con l'aumento dei tassi di interessi gli acquirenti scelgono importi più contenuti
Nel territorio pontino registrato nei primi tre mesi del 2022 un +2,4% rispetto al 2021. Nel Lazio il 47% delle richieste di finanziamento firmato da under 36 e il 76% delle domande sono per l’acquisti della prima casa
L’operazione dell'Ufficio Bilancio e Finanze con la Cassa Depositi e Prestiti: 600mila euro torneranno disponibili per investimenti immediati già entro il 31 dicembre 2019
L'aumento dello spread ha un impatto sul costo che gli italiani pagano sui mutui? Sicuramente non ce l'ha sui mutui già contratti. Diverso è il discorso per i mutui a tasso fisso futuri e per i mutui a tasso variabile
Oltre agli interessi del mutuo stesso, esistono altri costi che si possono 'tagliare': dalla parcella del notaio alle imposte connesse, ecco quali sono
Generalmente sono richiesti una serie di documenti sulla situazione anagrafica e reddituale di chi vuole il mutuo, insieme a quelli relativi all'immobile che si vuole acquistare. La guida
I mutui non sono tutti uguali: se si sceglie un mutuo a tasso fisso l'importo della rata è fisso e costante anche se cambiano i tassi sul mercato ma possono rappresentare uno svantaggio. I consigli
Come spiega l'Agenzia delle Entrate per quanto riguarda le spese sostenute per l'acquisto di abitazioni, gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione corrisposti in dipendenza di mutui danno diritto ad una detrazione d'imposta
L'incidenza è del 13,85 per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, si registra una variazione delle erogazioni pari a +5,6 per cento per un controvalore di +102,9 milioni di euro
Il primo è ideale per chi vuole avere la certezza di una rata costante lungo l'intero periodo di rimborso, l'altro è per chi predilige la convenienza della rata nel breve termine
UniCredit, per esempio, offre la possibilità di finanziare fino al 100 per cento del valore dell'immobile solo in caso di acquisto prima casa e per importi non superiori a 250mila euro