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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il riconoscimento

Latina ha i suoi Alfieri della Repubblica: due giovani premiati dal presidente Mattarella

A 30 ragazzi è stato conferito l’Attestato d'onore, tra di loro anche Luigi Falconi, 19enne che vive a Latina, e Riccardo Yanovskyy, 16enne nato da una famiglia di origini ucraine residente nel capoluogo pontino

Sono 30 i ragazzi a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’Attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”, due dei quali di Latina. Come spiegano con una nota dal Quirinale, la solidarietà per la pace è stato il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. 

“La selezione tra tanti meritevoli è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani”.

Il presidente Mattarella ha inoltre assegnato quattro targhe per azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di incoraggiare un loro più consapevole protagonismo.

Tra i 30 Alfieri della Repubblica, come detto, ci sono anche due ragazzi di Latina: Luigi Falconi di 19 anni che vive a Latina e Riccardo Yanovskyy, 16enne nato da una famiglia di origini ucraine ma anche lui residente nel capoluogo pontino. 

Luigi ha ricevuto l’Attestato di Alfiere per “aver saputo trasformare le proprie difficoltà in opportunità, dimostrando come le differenze siano una ricchezza per tutti. Per aver messo le proprie abilità informatiche a servizio di una associazione che si impegna per uno ‘sport inclusivo’”. Come spiegano ancora dal Quirinale nelle motivazioni, il ragazzo di Latina “non si è lasciato abbattere dalle sue difficoltà, legate a un disturbo dello spettro autistico. Luigi è riuscito a trasformare i propri ostacoli comunicativi e relazionali in opportunità, dimostrando a chi è stato vicino come le differenze non siano un disvalore, ma una ricchezza. Oltre a essere uno studente modello si distingue infatti per la generosità, per il forte senso civico e per la solidarietà dimostrata negli anni con docenti e compagni di classe per i quali, spesso, è diventato un sostegno nello studio, soprattutto nelle discipline tecniche che gli sono più congeniali. Luigi, grazie alle sue abilità informatiche ha, inoltre, aiutato la sua squadra “InTeam”, una società di basket che porta avanti il progetto dello sport inclusivo, a realizzare un sito Internet per farsi conoscere”. 

Diversa la storia di Riccardo premiato per “la generosità d’animo e la testimonianza di solidarietà e di accoglienza mostrate nei confronti di connazionali ucraini in fuga dalla guerra, in particolar modo di un coetaneo arrivato in Italia nelle fasi iniziali del conflitto”. Così viene scritto nelle motivazioni: “Riccardo, nato a Latina da una famiglia di origine ucraina, è stato profondamente segnato dallo scoppio della guerra. Grande è sempre stata la sua preoccupazione per le sorti di parenti e conoscenti rimasti nella città d’origine, Chernihiv. Riccardo si è impegnato nella solidarietà e nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Qualche mese fa è arrivato a Latina Dimitrii, “Dima” per i compagni: ha solo 15 anni ed è fuggito dalla distruzione di Chernihiv, la stessa città da cui proviene la famiglia di Riccardo. I due ragazzi si sono incontrati a scuola e Riccardo si è messo subito a disposizione di Dima per facilitarne l’inserimento in classe e nel gruppo dei coetanei. E’ stato un supporto fondamentale per compagni e insegnanti, prestandosi continuamente al ruolo di traduttore dall’ucraino all’italiano”.

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