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Sanità, Calandrini: “Ambufest ancora chiuso. Riaprire la struttura di via Cesare Battisti”

Il senatore di Fratelli d’Italia ha scritto alla direttrice generale Cavalli: “ La provincia di Latina è l'unica ad aver sospeso il servizio dalla prima ondata Covid e a non averlo più riattivato"

Riaprire l’Ambufest chiuso durante la prima ondata della pandemia: questo l’appello del senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini alla Asl. “Da un’emergenza all’altra. Se fino a pochi mesi fa l’ospedale Goretti di Latina era alle prese con la gestione dell’emergenza Covid, adesso è tornato nuovamente il sovraffollamento del pronto soccorso, situazione destinata ad aggravarsi in particolare nei fine settimana estivi, quando l’organico è inferiore e la provincia di Latina ospita molti turisti. È necessario affrontare questo problema, arrivando ad una riduzione degli accessi, in particolar modo per tutti quei casi che non presentano carattere di urgenza, e che in un triage medico vengono classificati come codici 'bianchi' e 'verdi', ovvero non in pericolo imminente di vita.

Una soluzione c’è e si chiama AmbuFest. Questa struttura era presente già prima della pandemia. Si trattava di un ambulatorio di medicina generale presente nei locali distrettuali Asl di Via Cesare Battisti a Latina e gestito dai medici di famiglia, operativo nei giorni festivi, di sabato e di domenica. Tale ambulatorio è già normato e strutturato all'interno della rete sanitaria del Lazio. La provincia di Latina è l'unica ad aver sospeso il servizio dalla prima ondata Covid e a non averlo più riattivato. Dal sito regionale emerge che siamo l'unica provincia a non aver neanche un presidio attivo in tal senso”.

“I dati riferiti agli anni passati - aggiunge ancora Calandrini - dimostrano che l’AmbuFest ha avuto notevole successo. Dal 2016 al 2019 le prestazioni sono sempre cresciute passando da meno di 3.000 nel 2016 fino alle oltre 10.000 del 2019. Poi il servizio è stato ‘temporaneamente’ sospeso a partire dal 7 marzo 2020, ma non è stato più riattivato. Non si vedono ragioni per cui questo presidio gestito dai medici di famiglia non possa essere ripristinato. Sul tema ho scritto una lettera alla direttrice generale della Asl Silvia Cavalli affinché sia favorita la riapertura degli AmbuFest a Latina senza ulteriori indugi. Sarebbe importante avere un presidio di medici di base in particolare nel fine settimana per garantire maggiore assistenza sul territorio e svuotare il Pronto Soccorso da accessi non legati ad urgenze”.

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