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Nuova vita per le case cantoniere, bando dell’Anas: 5 le strutture disponibili in provincia

Nel Lazio prevista l’assegnazione di 7 fabbricati, 100 in tutto il Paese. Simonini: “Così vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati”

Via libera all’assegnazione di 7 case cantoniere nel Lazio, di cui 5 nella sola provincia di Latina. Nei giorni scoris, infatti, Anas ha pubblicato il bando che, a livello nazionale, è finalizzato a dare in gestione 100 strutture dislocate su tutto il territorio nazionale.

Il bando, spiega sempre Anas, fa seguito ad una manifestazione di interesse condotta lo scorso autunno finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. “Tra le numerose proposte pervenute, oltre un centinaio si sono dimostrate di rilevante valore, con presentazione di progetti non solo rispondenti ai requisiti esposti, ma anche definiti nel complesso e nei particolari, che hanno fatto intendere una reale disposizione all’impegno”.  Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando, la regione con più fabbricati richiesti è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana e Lazio (entrambe 7). A quota 5 si attestano Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, mentre con 3 ciascuna Valle d’Aosta e Sicilia. Infine chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna. Nel Lazio 5 delle le case cantoniere interessate si trovano nella provincia di Latina, a Terracina, Minturno, Fondi e due a Cisterna; le altre sono nella provincia di Roma ( a San Cesareo e a Santa Marinella).

“Questa operazione - spiega l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini - si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà Anas. Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile. In ultima sintesi restituendo una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”. 

“In linea con gli strumenti urbanistici vigenti - illustra Anas - si prevede di realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni complementari come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici. Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas”. 

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