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Aprilia: un anno fa ci lasciava Roberto Fiorentini, il ricordo

Le parole di Gabriele Forcina, suo medico e parente: "La sua storia merita di essere ricordata perché molti si sono mobilitati per lui e per le sue battaglie per l’ambiente e la cultura"

Ricorre oggi il primo anniversario della morte di Roberto Fiorentini, il ricercatore universatario di Aprilia che proprio il 5 dicembre del 2019, all'età di soli 32 anni, è deceduto negli Stati Uniti, a Washington, per un improvviso malore. Una perdita quella di Roberto Fiorentini che ha lasciato un grande vuoto in tutta la comunità di Aprilia. Oggi a ricordarlo è Gabriele Forcina, Medico Chirurgo, Specialista in Malattie Infettive, attualmente Medical Affairs Director HIV & Antifungals, presso la Gilead Sciences di Milano.

"Roberto Fiorentini è nato in Aprilia (LT), Italia, il 07 Gennaio 1987 ed è morto prematuramente in Washington, DC, USA, il 05 Dicembre 2019 stroncato da un malore improvviso. Aveva 32 anni. Roberto è stato un grande appassionato di storia e della cultura in generale prima di tutto, ma anche un giovane politico sempre attento alle dinamiche sociali e ambientali del territorio. Roberto si laurea in Storia Moderna presso l’Università Sapienza di Roma, poi consegue un Master sempre presso la stessa Università e successivamente un importante Dottorato di Ricerca in Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Pavia con una Tesi su Papa Innocenzo XI Odescalchi.

Dopo numerose esperienze in prestigiose istituzioni, nel 2019 il grande traguardo: Roberto viene chiamato proprio dalla National Gallery of Art, CASVA (Center for Advanced Study in the Visual Arts), di Washington, DC, a ricoprire l’incarico di Ricercatore Associato per continuare le sue ricerche storiche in particolare sull’Accademia di San Luca di Roma, sotto la guida del Prof. Peter Lukehart. Essere chiamato dalla National Gallery of Art americana, una delle più importanti Istituzioni al mondo nel campo dell’Arte, rappresenta per Roberto un riconoscimento prestigioso a livello internazionale, ma soprattutto quel riconoscimento che non aveva mai ottenuto nella sua Patria natia.

Ad un anno dalla sua scomparsa improvvisa, per cause mediche fondamentalmente sconosciute, vorrei ricordare la figura e la persona di Roberto Fiorentini, un ragazzo semplice e gioioso ma allo stesso tempo molto colto e profondo e molto preparato nel suo campo.

La sua storia merita di essere ricordata perché molti si sono mobilitati per lui e per le sue battaglie per l’ambiente e la cultura. Recentemente migliaia di persone hanno firmato per sostenere una petizione popolare per intitolare la Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale di Aprilia (LT) a Roberto Fiorentini. L’iniziativa è partita raccogliendo la volontà e il pensiero di tanti amici e studenti che frequentano gli spazi culturali della Biblioteca e che fin da subito hanno proposto l’intitolazione. Possiamo dire che c’è stata una mobilitazione popolare. Anche se l’emergenza COVID-19 e il lockdown hanno ritardato la raccolta firme pubblica, la petizione è andata avanti. Anche se questo COVID-19 ha causato e causa un forte distanziamento sociale, non ha fermato la volontà di molti di contribuire a questa causa.

Il mio è un ricordo vivo perché negli ultimi minuti della sua vita a migliaia di chilometri di distanza, prima di morire, Roberto ha pensato di chiamare me, oltre che suo parente, suo medico personale. Un medico non vorrebbe mai ricevere una chiamata così drammatica, senza poter fornire soccorso e aiuto, senza poter offrire una possibilità di salvezza. In fondo offrire soccorso alla persone e badare soltanto alla salute degli infermi dovrebbe essere la missione del medico secondo il Giuramento di Ippocrate. Con una nota di amarezza, sono però contento di averlo rassicurato e confortato per alcuni secondi negli ultimi istanti del suo cammino. Mi sovviene alla mente il pensiero di quanti a migliaia colpiti dal COVID-19 hanno lasciato questa terra lontani da casa, senza la vicinanza dei propri cari e senza una parola di conforto. Quel conforto che spesso è lasciato oggi al buon cuore di medici e infermieri".

Chi era Roberto Fiorentini

Roberto Fiorentini è nato in Aprilia (LT), Italia, il 07 Gennaio 1987 ed è morto prematuramente in Washington, DC, USA, il 05 Dicembre 2019 stroncato da un malore improvviso. Aveva 32 anni.

Roberto è stato un grande appassionato di storia e della cultura in generale prima di tutto, ma anche un giovane politico sempre attento alle dinamiche sociali e ambientali del territorio. Roberto, grazie soprattutto alle sue capacità e alla sua intelligenza, ma anche grazie al supporto della sua famiglia, potuto esprimere al meglio tutte le sue grandi potenzialità. Roberto si laurea in Storia Moderna presso l’Università Sapienza di Roma, poi consegue un Master sempre presso la stessa Università e successivamente un importante Dottorato di Ricerca in Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Pavia con una Tesi su Papa Innocenzo XI Odescalchi. Roberto sempre presente presso la Biblioteca Comunale Manzù di Aprilia, collabora con l’Università Sapienza di Roma per diversi anni e poi con altre prestigiose Istituzioni. Collabora prima con l’Istituto Storico Germanico di Roma (DHI Roma), considerato il più antico tra gli istituti di ricerca storica della Repubblica Federale di Germania all’estero, sotto la supervisione del prof. Dr. Alexander Koller, e poi con l’Università di Ottawa, Canada, con il Professor James Nelson Novoa, su un progetto per il reperimento di fonti negli archivi romani di personaggi iberici di origini ebraiche o musulmane dal XV al XVII secolo. Diviene inoltre membro della commissione delle Suore Oblate del Bambin Gesù di Roma per la beatificazione dei servi di Dio Fr. Cosimo Berlinsani e Anna Moroni fondatori dell’ordine religioso. Studioso della politica pontificia, delle dinamiche curiali e della società romana in Età moderna, Roberto frequenta spesso l’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede presso il Palazzo del Sant’Uffizio della Città del Vaticano in Roma per il reperimento di fonti storiche. Tra il 2017 e il 2018 collabora con la prestigiosa National Gallery of Art, CASVA (Center for Advanced Study in the Visual Arts), di Washington, DC, USA,  come paleografo sotto la guida del Prof. Peter Lukehart per portare avanti importanti studi sull’Accademia di San Luca in Italia (1590-1635).

Nel 2019, il grande traguardo: viene chiamato proprio dalla National Gallery of Art, CASVA (Center for Advanced Study in the Visual Arts), di Washington, DC, a ricoprire l’incarico di Ricercatore Associato per continuare le sue ricerche storiche in particolare sull’Accademia di San Luca di Roma, sempre sotto la guida del Prof. Peter Lukehart. Essere chiamato dalla National Gallery of Art americana, una delle più importanti Istituzioni al mondo nel campo dell’Arte, rappresenta per Roberto un riconoscimento prestigioso a livello internazionale del lavoro svolto, ma soprattutto quel riconoscimento che non aveva mai ottenuto nella sua Patria natia. Roberto è un giovane sempre molto impegnato anche dal punto di vista politico per le tematiche sociali e ambientali del territorio. Ama ascoltare e proporre iniziative in un ampio campo di valori comuni per la democrazia e la civiltà del diritto, per difendere i diritti costituzionali dei cittadini e della nazione, per l'emergenza climatica e per l'ecologia. Roberto partecipa frequentemente a numerosi eventi educativi nelle scuole, dove insegna ai ragazzi e alle ragazze il rispetto per il clima e l'ambiente. Roberto Fiorentini, il 05 Dicembre 2019, mentre partecipa ad una riunione presso la National Gallery of Art di Washington, DC, USA, dove era stato chiamato a ricoprire il prestigioso incarico di ricercatore associato, viene colpito da un malore improvviso e muore all’età di soli 32 anni.

L’Associazione Culturale Napo87, nasce per portare avanti i progetti di Roberto Fiorentini.  https://www.facebook.com/AssociazioneNapo87/

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