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Caldo record, Ministero della Salute: “Nella prima metà di luglio +72% di mortalità a Latina”

E’ quanto emerge dal “Report mortalità e accessi in pronto soccorso estate 2022". Nel capoluogo pontino incremento dei decessi superiore alla media italiana dall’1 al 15 luglio

Le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato l'Italia nel mese di giugno e nelle prime 2 settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del centro sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno; incremento che nell’intero Paese è stato di circa il 21%, ben più alto, invece, nella provincia di Latina. 

Questo quanto si legge nel “Report mortalità e accessi in pronto soccorso estate 2022”, curato dal Ministero della Salute. 

Dal documento emerge come nella seconda metà di maggio la mortalità sia risultata complessivamente superiore all'atteso (+10%) nelle città di Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza, mentre nel mese di giugno sia da segnalare complessivamente una mortalità del 9% superiore all'atteso a Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%) e Catania (+32%). 
Numeri più importanti riguardano invece luglio; il Report del ministero della Salute mette infatti in luce che dal 1-15 del mese si è osservato complessivamente un incremento significativo della mortalità pari a +21%, con incrementi in diverse delle città dove si è verificata l'ondate di calore, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%) e Catanzaro (+48%). 

Il testo evidenzia come secondo l'Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo) le ondate di calore che si stanno osservando nell'estate 2022 rappresenteranno in futuro la nuova normalità. Quelle che stanno interessando il nostro Paese sono destinate infatti a diventare più frequenti, più lunghe ed intense come evidenziato dalle recenti stime dell'Intergovernmental panel of climate change (Ipcc) nell'ultimo rapporto, con un impatto sempre più rilevante sulla salute della popolazione esposta. Le previsioni non sono affatto buone: secondo il panel di esperti dell'Ipcc, infatti, le temperature nei prossimi anni aumenteranno più velocemente nell'area del Mediterraneo e in Italia, rispetto ad altre aree del pianeta. In assenza di interventi di riduzione delle emissioni, il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C a metà secolo con una concomitanza di effetti che andranno dall'aumento delle temperature estreme, della siccità e degli incendi, alla diminuzione del manto nevoso e della velocità del vento, oltre all'incremento medio del livello del mare.

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