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Sanità

Carenza di personale tra gli operatori socio-sanitari: il sindacato chiede nuove assunzioni alla Asl

La Uil Fpl, che scrive all’Azienda sanitaria locale, parla di una carenza di circa 400 unità tra il personale oss "che è invece indispensabile per garantire cure e assistenza dignitose alla persona"

Accende i riflettori sul tema della “carenza di personale tra gli operatori socio-sanitari, indispensabile per garantire cure e assistenza dignitose alla persona” il sindacato della Uil Fpl che scrive alla Asl di Latina, nella persona della direttrice generale Silvia Cavalli, per chiedere di intervenire procedendo con delle assunzioni. 

Nella nota la sigla sindacale parla di una carenza di circa 400 unità. “Nessuno - si legge - può sottacere rispetto a questa palese e drammatica situazione assistenziale, infatti, la Asl di Latina, con soli e circa 60 operatori socio-sanitari in dotazione organica, è in fortissimo ritardo in merito alla garanzia di cure dignitose alla persona”. Il sindacato, prosegue la nota, “ritiene che la vera umanizzazione delle cure inizia proprio attraverso una offerta di servizi dignitosi in termini di accudimento dell’ammalato, onde soddisfare le quotidiane e semplici esigenze fisiologiche quali: le cure igieniche, l’aiuto nell’alimentazione durante i tre pasti principali, la deambulazione assistita, il posizionamento nel letto, il trasporto infermi, il rifacimento letto e riordino ausili, il cambio pannoloni e l’assistenza alla minzione e alvo ecc. Come si può garantire tutto ciò se in molti reparti è completamente sprovvista la figura degli operatori socio-sanitari?”, si chiede l’organizzazione sindacale che aggiunge come “nei pochi servizi ‘fortunati’ l’oss lavora in turno spesso da solo, quindi costretto a sostenere altissimi carichi di lavoro e a dover finanche movimentare pazienti inermi e pesantissimi” 

La Uil Fpl definisce questa carenza di personale come “lesiva per la salvaguardia della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro per i dipendenti interessati costretti a subire altissimi carichi di lavoro e soprattutto perché lede l’utente bisognevole, privato, di fatto, dall’assistenza ordinaria, indispensabile per il pieno rispetto e cura dell’individuo”. Quello che chiede il sindacato, quindi, è “l’immediata assunzione del suddetto personale finalizzato a colmare le insostenibili carenze, in ossequio alla vigente legislazione riguardante la garanzia degli standard minimi assistenziali per l’esercizio sanitario nelle strutture pubbliche, convenzionate e private, finalizzata alla garanzia di servizi efficienti e alla salvaguardia della persona, nonché al rispetto della vigente normativa riguardante la sicurezza e salute del lavoratore” dichiarando comunque “la propria disponibilità per un confronto specifico e urgente sull’argomento, comunicando, altresì, la propria ferma intenzione di procedere con future iniziative di lotta se dovesse permanere l’attuale status quo”. 
 

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