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Il taglio del nastro / Piazza Aldo Moro / Via Don Carlo Torello

Casa Diaphorà è realtà: “Un grande passo di autonomia per le persone con disabilità"

Nel ventennale dell’associazione ianugurata la struttura di via Don Torello, arredata in gran parte grazie a un lascito testamentario di Piermario De Dominicis. Nove ragazzi hanno già iniziato a fare esperienze di coabitazione

E’ stata inaugurata Casa Diaphorà in Via Don Torello: un grande passo di autonomia per le persone con disabilità dell’associazione che viene celebrato nel ventennale dell’associazione. Nella mattinata di ieri, 4 dicembre, infatti c’è stato il taglio del nastro per la struttura alla presenza del subcommissario straordinario del Comune di Latina Maurizio Alicandro, del comandante provinciale dei carabinieri Colonnello Lorenzo D’Aloia, del tenente Monica Loforese e del luogotenente Persichino.

“Oggi è un grande giorno – ha detto Bruno Mucci, il presidente di Diaphorà circondato dai ragazzi -. Il 4 dicembre del 2002, esattamente venti anni fa, nasceva la nostra associazione. È importante sottolineare ‘nostra’ perché siamo convinti di poter parlare a nome di tutte le famiglie, i volontari e i tanti amici e che ci hanno accompagnato e sostenuto concretamente per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità. E con un pizzico di orgoglio, possiamo affermare di esserci riusciti”.

Il 4 dicembre del 2002, infatti, tredici genitori hanno dato vita all'associazione Diaphorà Onlus, con il desiderio condiviso di operare per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Grazie al coordinamento della dottoressa Cristina Leggio e alla collaborazione con la cooperativa il Quadrifoglio, in questi giorni i primi nove ragazzi – sei ragazzi e tre ragazze - hanno iniziato a fare esperienze di coabitazione, attraverso attività finalizzate al potenziamento delle autonomie e sull'organizzazione delle attività domestiche; lavoreranno sulla cura della persona e della casa, sulla gestione del denaro, sulla guida agli acquisti e all'orientamento nel quartiere.

“Il progetto è decollato grazie alla lungimiranza della dottoressa Marina Piccaro, che ha messo a disposizione l'immobile di Via Don Torello arredato in gran parte grazie a un lascito testamentario di Piermario De Dominicis, il librario di Latina recentemente scomparso”, spiegano dall’associazione. E quella di ieri è stata una mattinata ad altissimo impatto emotivo: i ragazzi hanno fatto da cicerone ai visitatori, mostrando le stanze della casa con orgoglio e un pizzico di commozione.

I vicini di casa hanno portato in dono un pacco di dolci: “Se avete bisogno, basta suonare”, hanno rassicurato. Da oggi e per tutta la prossima settimana l’associazione sarà in una delle casette allestite in piazza del Popolo per il Mercatino di Natale con tante piccole idee regalo.

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