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Le iniziative / Cisterna di Latina

Cyberbullismo, Cisterna inaugura la "panchina gialla" e incontra il papà di Carolina Picchio

Alla ragazza di 14 anni, vittima del cyberbullismo, è dedicata la prima legge per combattere il fenomeno. Tutte le iniziative in programma

Giovedì 1 dicembre, il progetto “Generazioni connesse” dell’Istituto comprensivo Caetani di Cisterna, in collaborazione con il Comune, affronterà il grave fenomeno del bullismo e cyberbullismo con due importanti eventi. Alle 16.30 in Piazza XIX Marzo è in programma la cerimonia di inaugurazione della “panchina gialla”, simbolo della prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, colorata dagli alunni della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo Plinio il Vecchio, e dedicata a Carolina Picchio. Carolina era una ragazza du 14 anni che tra il 4 e il 5 gennaio 2013, sotto il peso del cyberbullismo, crolla lasciando prendere il sopravvento alla fragilità e si toglie la vita. Da quando ha perso sua figlia Paolo Picchio ha deciso di combattere la battaglia contro questo fenomeno. A Carolina Picchio è dedicata la prima legge italiana contro il cyberbullismo, in vigore dal giugno 2017. Nel messaggio lasciato da Carolina prima di togliersi la vita, “Le parole fanno più male delle botte”, una denuncia che rompe il silenzio e che suo padre, Paolo Picchio, ha raccolto creando la Fondazione Carolina e cominciando un percorso di testimonianza e sensibilizzazione. 

Al termine della cerimonia di intitolazione della “panchina gialla”, alla presenza di Paolo Picchio, del sindaco di Cisterna, degli assessori e dei “Giovani ambasciatori per la cittadinanza digitale” del Moige, si terrà in aula consiliare l’incontro-seminario “Un abbraccio vale più di 1000 like!”. Interverrà ancora Paolo Picchio e la sua testimonianza verrà accompagnata da un intervento di sensibilizzazione e formazione tenuto da Laura Castrichini, formatrice della Fondazione Carolina, esperta nei processi educativi.

Porteranno i saluti istituzionali il sindaco Valentino Mantini, l’assessora alla Cultura Maria Innamorato, l’assessora alla Scuola e Sport Emanuela Pagnanelli, l’assessora alle Politiche Giovanili e dell’Infanzia Michela Mariottini, la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni, il sovrintendente della polizia di Stato, Polizia di Latina Salvatore Madera.

"Le nuove generazioni si immergono nei social network fabbricando sul web le loro identità e la loro autostima fittizia, distorcendo il vero senso dei rapporti. Ma spesso il web funziona da filtro, è il luogo per eccellenza dove si esprime e sfoga il mal d’essere in cui tutto è libero, tutto è pubblico e tutto è concesso. Il web diventa per l’adolescente una realtà in cui calarsi per sentirsi invincibile, dove non conosce sconfitte, dove è facile sbarazzarsi dell’altro. Proprio per questo il web è diventato il catalizzatore e l’epicentro del cyberbullismo con risvolti pericolosi spesso non prevedibili. Con le attività progettuali di “Generazioni Connesse” - affermano la dirigente scolastica dell’I.C. Plinio Il Vecchio, Fabiola Pagnanelli, e la referente del progetto, Maria Teresa Suglia - si promuove una cultura di gestione positiva dei conflitti per favorire dinamiche di comunicazione e di dialogo efficace tra i giovani studenti, prevenendo gli effetti negativi del cyber risk".

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