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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le cooperative sociali corrono (e fatturano) più del Lazio, nonostante il Covid

Dal 2020 a oggi l'imprenditoria sociale è cresciuta come fatturato e occupazione, andando ben oltre il trend della regione

Mentre si discute di caro energia, inflazione, crisi e mutui e affitti sempre più alti, c'è una realtà che nel Lazio e a Roma riesce a tenere botta, non si sgretola e non crea disoccupazione. E' quella delle cooperative sociali, l'imprenditoria dai tempi più lenti e senza il verticalismo delle società per azioni o a responsabilità limitata, attive principalmente nella logistica e nel sociosanitario. Il bilancio 2022 è stato da record, come fa sapere Confcooperative Lazio: un fatturato cresciuto di quasi il 9%, che sfiora i 2 miliardi di euro e va di pari passo con l'incremento degli occupati, pari al 10% in un anno. E tutto ciò nonostante una pandemia e una guerra in corso a due passi da casa. 

Le cooperative sociali di Roma e del Lazio crescono, nonostante Covid e inflazione

Come spiega Marco Marcocci, 52 anni, da circa trenta nel mondo dell'imprenditoria sociale e presidente di Confcooperative Roma e Lazio "è stato il gioco di squadra a salvarci - commenta a RomaToday - e il fatto di prendere le decisioni in assemblea, magari con tempi più lunghi ma con uno spirito collegiale forte. E poi, indubbiamente, abbiamo saputo adeguarci ai cambiamenti, dovuti anche al Covid". In un periodo di minore liquidità e un aumento delle spese, soprattutto dovuto al carovita e all'incremento del costo dell'energia, di solito le aziende devono tagliare, partendo dal personale: "Noi no - continua Marcocci - piuttosto ci rimbocchiamo le maniche e ottimizziamo le risorse, magari facciamo qualche ora in meno di servizio ma non licenziamo. C'è chi ha sfruttato il momento adeguandosi, aumentando la produttività. Sicuramente chi si occupa di sanità e di consegna della spesa dal 2020 a oggi ha visto crescere  il proprio fatturato".  "Il sacrificio durante la pandemia - sottolinea - ha coinciso con l’esigenza di cambiare il modo di lavorare e i servizi stessi. E poi bisogna ricordare che noi nelle cooperative siamo dipendenti e imprenditori, è una realtà particolare, peculiare, che non dico non faccia fatica perché per esempio non abbiamo la velocità decisionale di una società quotata in Borsa, però dall’altra parte questa dimensione ci salva e ci garantisce un’adattabilità alla mutevolezza dei mercati". 

Cresce il fatturato, crescono gli occupati: +10% in un anno

Andando più nello specifico dei numeri, si scopre che nel 2022 Confcooperative Lazio ha visto aumentare di oltre l'1,5% gli enti associati, passando da 710 a 721 e gli occupati sono saliti dai 27.787 del 2021 ai 30.655 attuali, con un incremento del 10,3%. Di questi oltre 30.000 lavoratori, quasi il 70% è anche socio e il 66% è a tempo indeterminato, con quasi il 10% che proviene da paesi extra europei. Il fatturato aggregato delle oltre 700 realtà associate è passato da 1 miliardo e 764 milioni di euro a 1 miliardo e 917 milioni di euro al 31 dicembre 2022, un incremento superiore all'8,5%. Fa impressione notare che nel 2020, anno di enorme crisi sanitaria e conseguentemente economica, la Regione Lazio ha registrato un crollo del PIL pari all'8,4% mentre le cooperative sono cresciute oltre il 3% e questo trend è rimasto nel 2021. 

Imprenditoria a trazione femminile (e under 40)

Le cooperative sociali di Roma e del Lazio (nella Capitale sono circa 500, l'80% della regione) sono inoltre giovani e rosa. Secondo i dati forniti dall'organizzazione, infatti, il 45,5% delle imprese sono femminili, con maggioranza di soci donne e il 46% dei soci e il 62,5% dei lavoratori sono donne. Il oltre il 33,1% delle aziende la guida è femminile. Inoltre, quasi il 10% dei soci delle cooperative laziali ha meno di 30 anni e il 12,7% è a guida "under 40". 

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