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La ricorrenza / Cori

Cori alle celebrazioni per il 78° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz

La cerimonia nel Giorno della Memoria in occasione della quale una delegazione del centro lepino è stata ospite della città polacca di Oświęcim

C’era anche una delegazione partita da Cori alle celebrazioni ufficiali che venerdì 27 gennaio, Giornata Internazionale della Memoria, si sono svolte a Oświęcim per ricordare il 78esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz II-Birkenau. Il centro lepino, gemellato con la città polacca e invitata ufficialmente dal sindaco Janusz Chwierut, era presente con la delegazione comunale guidata dal primo cittadino Mauro De Lillis e composta anche dal consigliere delegato ai Gemellaggi, Sabrina Pistilli, e dal consigliere delegato alla Cultura, Michele Todini.

La città di Cori, da 10 anni, ha l’onore e il privilegio di partecipare alla cerimonia commemorativa delle vittime dell’Olocausto che si tiene ogni 27 gennaio a Oświęcim (in tedesco Auschwitz) proprio in virtù del gemellaggio stretto tra le due città.

La giornata è iniziata con la deposizione di una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti situato nel centro della città di Oświęcim. È quindi proseguita con il trasferimento delle delegazioni nel campo Auschwitz II-Birkenau e precisamente nella “Sauna”, l’ambiente dove i sopravvissuti alla prima selezione venivano spogliati di tutto e tatuati. Un luogo, ancora intatto dalla fine della guerra, che si trova nella parte nord del campo, vicino alle camere a gas che, invece, i tedeschi riuscirono a far saltare prima di scappare. È qui che capi di stato, il direttore del museo di Auschwitz, i diversi superstiti presenti omaggiano le vittime della Shoah. Dalla “Sauna” ci si è spostati presso le macerie delle camere a gas, dove i rappresentanti delle religioni ebraica, cristiana e ortodossa pregano per tutte le vittime e ogni delegazione depone “un cero acceso“ sul luogo dello sterminio.

“È necessario conoscere e continuare ad avere memoria di ciò che è stato – afferma il sindaco Mauro De Lillis - perché ciò che è stato potrebbe riaccadere. È doveroso non dimenticare e riflettere su una pagina così oscura della storia europea e mondiale, affinché si sia sempre e ovunque pronti a difendere la democrazia, la libertà e la dignità di ciascun essere umano, senza mai voltarsi dall’altra parte. Ed è anche in questo spirito che il Comune di Cori organizza il Viaggio della Memoria per le nostre”.

Giorno della Memoria - delegazione di Cori al campo di sterminio di Auschwitz

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