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Coronavirus, presidente Conte: "Chiuse in tutta Italia le attività produttive non essenziali"

L'annuncio del premier: "Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo"

E’ arrivato nella tarda serata di sabato 21 marzo, al termine di una giornata drammatica per l'Italia per il numero dei contagi e dei decessi, l’annuncio da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di nuove misure più restrittive per tutto il Paese per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Un discorso fatto a tutta la Nazione in diretta sulla sua pagina Facebook e trasmesso dalle televisioni. La decisione del Governo è quella di "chiudere nell'intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantire beni e servizi essenziali” ha detto il premier in diretta. 

“E’ la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal Secondo Dopoguerra. In questi giorni durissimi siamo chiamati a misurarci con immagini e notizie che ci feriscono, ci lasciano un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria - ha detto Conte -. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova; questi decessi per noi non sono semplici numeri. Quelle che piangiamo sono persone, storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Le misure sin qui adottate richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti; dobbiamo rispettare le regole con pazienza, con responsabilità, con fiducia. Sono misure severe, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo in questo modo riusciremo a tutelare noi stessi e le persone che amiamo”. 

Poi le misure che saranno adottate. "Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo - ha detto ancora il premier -. La decisione assunta dal Governo è chiudere nell'intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantire beni e servizi essenziali”. 

Rimangono aperti i supermercati 

Rimarranno aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di alimentari e di generi di prima necessità. “Non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni d'apertura dei supermercati” ha spiegato Conte che ha invitato tutti i cittadini “a mantenere la massima calma. Non c'è ragione di fare una corsa agli acquisti, non c'è ragione di creare code” ha detto. Resteranno aperte anche farmacie e parafarmacie. Verranno assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari come anche tutti i servizi pubblici, come i trasporti. “Al di fuori delle attività essenziali, consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo attività produttive ritenute rilevanti per la produzione nazionale” ha detto ancora il presidente del Consiglio.

Conte: "Una decisione non facile ma necessaria"

"Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. E' una decisione non facile ma ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio. Una decisione che si rende necessaria oggi per contenere quanto più possibile la diffusione dell'epidemia. L'emergenza sanitaria sta tramutando in piena emergenza economica. A voi tutti dico: lo Stato c'è, lo Stato è qui".

"Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena a protezione del bene più importante: la vita. Se dovesse cedere anche solo un anello, questa barriera di protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi, per tutti.Quelle rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e ritornare presto nelle nostre fabbriche, nei nostri uffici, nelle nostre piazze, fra le braccia di parenti, di amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più care, lo facciamo perché amiamo l’Italia, ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro. Uniti ce la faremo", ha poi concluso il presidente del Consiglio. 

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