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Coronavirus, scuole chiuse anche a Cori. Il sindaco: “Il numero dei casi mi impone questa scelta”

Attività didattica in presenza sospesa anche nel comune lepino fino al 31 marzo; si torna in classe dopo le vacanze di Pasqua. Nelle ultime settimane registrato a Cori uno dei tassi di contagio più alti della provincia

Come accadrà a Pontinia, Fondi e Terracina, scuole chiuse prima delle vacanze di Pasqua anche a Cori. Il sindaco Mauro De Lillis ha emesso l’apposita ordinanza che dispone la sospensione dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale fino al 31 marzo. Con il ritorno del Lazio in zona arancione, infatti, tra le novità rispetto alla zona rossa, c’è anche la riapertura delle scuole, come deciso dalla Regione, ad eccezione delle superiori per i cui studenti proseguirà la didattica a distanza fino a Pasqua.

Ma il sindaco di Cori, dove nelle ultime settimane è stato registrato un importante aumento dei casi di coronavirus, ha deciso di stringere ancora di più le maglie e di prevedere l’ulteriore chiusura delle scuole. Una decisione, si legge nel provvedimento, assunta proprio “al fine di scongiurare il pericolo di una diffusione ancora maggiore del Cvoid-19 sul territorio del Comune di Cori e di continuare a limitarne la diffusione”.

Nelle ultime settimane, infatti, a Cori è stato registrato uno dei tassi di contagio più alti della provincia; l’obiettivo, si legge ancora, è quello di “circoscrivere le occasioni di assembramento, comprese quelle connesse all’entrata ed all’uscita degli studenti dalle scuole”. Da qui, quindi la decisione di allungare ulteriormente il periodo di dad per gli studenti del paese. “Il numero dei casi di positività degli ultimi giorni mi impone questa scelta” ha infatti spiegato il sindaco Mauro De Lillis. 
 

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