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Vaccini e anticorpi monoclonali, l'immunologo Le Foche: "Tecniche efficaci e altamente sicure"

Del funzionamento dei nuovi strumenti per combattere il covid ha parlato l'immunologo del policlinico Umberto I nel corso di una diretta Facebook insieme al sindaco Coletta

"Dopo una fase buia e praticamente senza strumenti per combattere il covid, siamo arrivati a un periodo di transizione in cui dobbiamo stare attenti sul territorio ma abbiamo finalmente due armi importanti: vaccini e anticorpi monoclonali". Sono le parole dell'immunologo del policlinico Umberto I, Francesco Le Foche, che ieri ha partecipato a una diretta Facebook insieme al sindaco di Latina Damiano Coletta per fare il punto sui vaccini disponibili e sulla nuova speranza contro il virus che arriva dagli anticorpi monoclonali, proprio in questi giorni autorizzati dall'Aifa anche in Italia.

Sono due al momento i vaccini disponibili: quelli di Pfizer e di Moderna. "Funzionano molto bene - ha precisato l'immunologo - e hanno una copertura superiore al 90%. Il problema del primo è rappresentato dalla catena del freddo, che richiede una temperatura a -75 e comporta quindi accortezze particolari di somministrazione. Ma si tratta di due vaccini altamente efficaci e sicuri. Poi c'è Oxford- Atrazeneca, un po’ meno efficace come percentuale e autorizzato dai 18 ai 55 anni. Questa indicazione sulla fascia di età ha fatto sì che ci sia stata una revisione del piano vaccinale nazionale". Il dottor Francesco Le Foche ha spiegato il funzionamento dei vaccini, precisando che mentre Pfizer e Moderna sono sieri a Rna messaggero, quello di Astrazeneca è un vaccino ad adenovirus che ha quindi un vettore diverso: "E' la stessa tecnica utilizzata dal vaccino Sputnik - ha precisato l'immunologo - Abbiamo poi chance anche per altri vaccini importanti, come quello di Reithera, che sarà una carta da giocare tra settembre e ottobre, un fiore all’occhiello per il nostro Paese. Fino ad allora, avremo oltre ad Astrazeneca probabilmente anche Johnson & Johnson che prevede una sola dose. Si tratta di tecniche diverse ma tutte altamente sicure".

Un approfondimento anche sui monoclonali, compresi quelli Ely Lilly prodotti nello stabilimento Bsp di Latina: "Se somministrati entro le 72 ore - ha aggiunto - hanno dimostrato di poter abbattere del 70% i decessi. Gli anticorpi monoclonali non permettono al virus di entrare nelle cellule e bloccano la proteina spike. Con una flebo potremo utilizzarli anche a domicilio ed evitare l’ospedalizzazione nelle persone fragili".

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