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Coronavirus, Latina e il Lazio ancora in zona gialla. Bar e ristoranti possono restare aperti

Non cambiano le misure nella provincia pontina e nel resto della regione. Il presidente Zingaretti: "Bene la zona gialla ma tenere alta l'attenzione"

Latina e il Lazio restano in zona gialla. La conferma è arrivata nel pomeriggio di oggi, venerdì 19 febbraio, anche da Salute Lazio con un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale. Intanto si attende sempre per oggi la firma dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza redatta sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia e che entrerà in vigore da domenica 21 febbraio. Secondo la stessa ordinanza, rispetto all’ultima di una settimana fa, passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise. Nessuna regione in zona rossa, dunque, al netto dei provvedimenti che sono stati emanati a livello locale come ad esempio proprio a Roccagorga o in Umbria.

In base a quest’ultima ordinanza del ministro Speranza, quindi, il quadro generale è il seguente:
- in zona gialla: Calabria, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto;
- in zona arancione: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Toscana, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Umbria;
- in zona rossa: nessuna regione;
- in zona bianca: nessuna regione.

Zingaretti: "Bene la zona gialla ma tenere alta l'attenzione"

"Il Lazio resta in zona gialla. Per la nostra Regione è sicuramente una buona notizia" ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti che ha voluto "ringraziare i cittadini del Lazio perchè questo risultato è frutto in primo luogo dei loro sacrifici e del rispetto delle regole. Poi - ha aggiunto - un necessario ringraziamento va agli operatori della sanità regionale che ogni giorno lavorano con impegno e passione per combattere la diffusione del virus. Non dobbiamo dimenticare, però, che il Covid continua a circolare e che dunque l'attenzione deve restare sempre alta. L'appello che rivolgo ancora una volta è quello di evitare assembramenti, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. Dobbiamo rispettare le regole con senso di responsabilità e attenzione, la prevenzione è il primo modo che abbiamo per difenderci in ogni momento della giornata e in ogni luogo, a casa, in ufficio o al bar. La campagna vaccinale nella nostra regione prosegue in modo spedito con oltre 300.000 persone vaccinate. Quando avremo a disposizione un numero maggiori di dosi saremo pronti a triplicare il numero delle vaccinazioni effettuate. Un dato incoraggiante, perchè il vaccino è uno strumento fondamentale per combattere la pandemia".

Lazio in zona gialla

Rimanendo in zona gialla, ormai dall’inizio del mese, nel Lazio restano ancora in vigore le misure per il contrasto alla diffusione del coronavirus meno restrittive rispetto a quelle previste per le regioni che si trovano nelle aree arancione e rossa. Una buona notizia soprattutto per bar, ristornati e le attività di somministrazione bevande che, anche se fino alle 18, possono restare aperti. Rimangono quindi le stesse misure valide fino ad oggi per gli spostamenti (divieto al di fuori delle regioni), coprifuoco (sempre alle 22), per negozi, attività commerciali, musei, mostre e parchi archeologici.

Lazio in zona gialla: tutte le regole

I dati del Lazio in zona gialla

Ad anticipare la possibilità di permanenza del Lazio in zona gialla era stato ieri lo stesso assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che aveva snocciolato alcuni numeri che fotografano la situazione allo stato attuale. Secondo i dati in possesso della Regione, infatti, il valore Rt del Lazio è a 0.95, sono state registrate “una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta. Inoltre - ha detto D’Amato - vi è una riduzione dell’incidenza per 100 mila abitanti. Come sempre diciamo i colori non sono un concorso a premi, ma il frutto del rispetto da parte dei cittadini delle regole di prevenzione. La zona gialla non è mai un disco verde o un tana libera tutti, anzi aumenta la responsabilità e il rigore”. 
 

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