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Coronavirus: 921 casi nel Lazio e 32 decessi. Altre due zone rosse nella regione

L'aggiornamento sui contagi secondo l'ultimo bollettino della Regione e della Asl. L'assessore D'Amato: "Ok dell'Aifa e Iss alla fase 2 del vaccino Reithera

Di nuovo in salita rispetto ai giorni scorsi i contagi di covid nella provincia di Latina: sono 98 i casi in 19 comuni pontini e ancora quattro le vittime.

Il bollettino Asl del 20 febbraio

La distribuzione dei casi in provincia e il bilancio dei decessi

Nella città di Latina il numero maggiore di nuovi positivi: sono infatti 16, mentre 11 si registrano a Cisterna, 10 nei comuni di Formia e Terracina, mentre il comune di Roccagorga (ufficialmente ancora in zona rossa) ne conta 2. I contagi del mese di febbraio salgono così a 1.955, mentre un mese fa nello stesso periodo erano già oltre 4mila. Quattro i decessi nelle ultime 24 ore: si tratta di pazienti che erano residenti a Cisterna, Cori, Gaeta e Roccagorga. Il bilancio del mese è arrivato a 52 vittime, mentre dall'inizio della pandemia sono 401 i cittadini pontini che hanno perso la vita.

Nel Lazio altri due comuni in "zona rossa"

Allarme variante inglese nella regione. Dopo Roccagorga, in zona rossa dal 15 febbraio, altri due comuni del Lazio diventano zona rossa: Colleferro e Carpineto Romano. Lo rende noto la Regione Lazio con il presidente Nicola Zingaretti, che ha firmato l’ordinanza sui due centri alle porte di Roma "a causa della forte incidenza e presenza della variante inglese". 

Nel Lazio 921 contagi e 32 morti

Sono 921 i nuovi contagi nel territorio regionale alla data di sabato 20 febbraio, su oltre 12mila tamponi e quasi 19mila antigenici per un totale di oltre 31 mila test. Si registrano inoltre 32 i decessi e 1.051 i guariti Diminuiscono i casi, i decessi, i ricoveri e le terapie intensive e considerando anche gli antigenici la percentuale tra positivi e test è al di sotto del 3%.

Il bollettino del Lazio del 20 febbraio e i casi per provincia

Per quanto riguarda i numeri, sono 35.446 gli attuali casi positivi nella regione Lazio. Di questi, 33.335 sono in isolamento domiciliare, 1.883 sono ricoverati non in terapia intensiva, 228 si trovano invece in terapia intensiva. I pazienti deceduti sono complessivamente 5.704 e 183.616 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 224.776 casi negli 11 mesi di pandemia. Analizzando invece la distribuzione per provincia alla data del 20 febbraio, la Capitale conta 379 contagi, 248 la provincia di Roma, 294 le altre province del Lazio, di cui 98 a Latina, 147 a Frosinone, 40 a Viterbo, 9 a Rieti.

Il punto sui vaccini in provincia: si parte anche con le categorie fragili

Il punto sui vaccini somministrati in provincia di Latina da parte del responsabile della campagna della Asl Loreto Bevilacqua nel corso di una diretta Facebook con il sindaco Damiano Coletta. “Abbiamo avuto qualche criticità nelle scorse settimane a causa dei problemi di approvvigionamento dei vaccini Pfizer – ha spiegato Bevilacqua – però oggi la situazione sembra abbastanza tranquilla. Noi abbiamo iniziato con il vaccinare tutti gli operatori sanitari. Sabato fineremo tutti, e parlo non solo degli operatori delle strutture pubbliche ma anche delle strutture convenzionate, oltre ai medici liberi professionisti e ai farmacisti". La Asl di Latina ha avviato le somministrazioni delle dosi anche per le categorie di soggetti fragili, come trapiantati e dializzati e comincerà presto anche quelle per i malati oncologici (qui la notizia).

Un minuto di silenzio per il personale sanitario vittima del covid

Un minuto di silenzio per ricordare i colleghi che hanno perso la battaglia contro il coronavirus e un pensiero rivolto a tutti i medici e gli infermieri che dopo 11 mesi di pandemia sono ancora in prima linea per assistere e curare i malati. Oggi, 20 febbraio, ricorre la Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario e del volontariato, istituita il 13 novembre scorso proprio per onorare l'impegno durante la pandemia. Anche gli ordini delle professioni sanitarie della provincia osservano alle 11 di sabato 20 febbraio un minuto di silenzio (qui la notizia).

Dal 1 marzo vaccini dai medici di base anche in provincia

Dal 1 marzo sarà possibile vaccinarsi dal medico di base. Ad annunciarlo è stato in questi giorni l'assessore alla Sanità della Regione Alessio D'Amato: Dopo l'ok dell'Aifa su AstraZeneca, che potrà essere somministrato alla fascia di popolazione dai 18 fino ai 65 anni di età, la Regione Lazio ha infatti rimodulato il programma vaccinale con nuove categorie e date. La vaccinazione proseguirà dunque su un doppio binario: i sieri Pfizer e Moderna destinati agli over 80, mentre la fetta della popolazione tra i 18 e i 65 anni verrà immunizzate con dosi di AstraZeneca (qui tutti i dettagli). Intanto anche in provincia di Latina sono iniziate le somministrazioni alle forze dell'ordine, in luoghi messi a disposizioni dai singoli Corpi e utilizzando squadre della Asl affiancate da personale medico interno.

Vaccino Reithera: ok dell'Aifa alla fase 2

L'Istituto superiore di sanità e l'Aifa ieri hanno dato l'ok alla fase 2" della sperimentazione clinica sul vaccino ReiThera-Spallanzani. Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, a margine dell'inaugurazione dell'acceleratore lineare per radioterapia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il vaccino è in fase di sperimentazione all'Inmi Spallanzani di Roma. D'Amato ha precisato che la Regione "spera di concludere entro l'estate anche la fase 3, e di conseguenza di iniziare la produzione da settembre che - secondo ReiThera - sarebbe di 100 milioni di dosi all'anno".

Roccagorga: mutazione sul virus, studi in corso

Buone notizie dallo Spallanzani: a Roccagorga i contagi di covid non sono legati alla temuta variante inglese. La conferma dunque dalle analisi di laboratorio dell'istituto di Roma. L'ufficialità è arrivata dalla Asl e dal sindaco del paese Nancy Piccaro (qui la notizia). Ma il punto è stato fatto anche nel corso di una riunione convocata in prefettura con la Asl nel corso della quale è stato spiegato che comunque il virus presenta una variazione genetica che rende più veloce la sua diffusione e su cui sono ora in corso degli ulteriori studi allo Spallanzani di Roma. 

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Articolo aggiornato alle 19.39

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