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Coronavirus: altri 384 casi nel Lazio. In provincia 19 nuovi contagi e due decessi

In provincia due morti a Norma ed Itri, nuovi positivi in 8 comuni. D'Amato: "Nel Lazio diminuiscono lievemente i casi positivi con un elevato numero di tamponi e le terapie intensive sono senza nuovi ricoveri"

Sono 19 i nuovi casi di coronavirus oggi, sabato 10 ottobre, in provincia di Latina, il dato più basso nel mese di ottobre. Nel pomeriggio la Asl ha diffuso il bollettino odierno. Dei nuovi contagi, 5 sono stati registrati a Terracina, che rimane tra i comuni più attenzionati, e a Latina, altri 3 a Cisterna, 2 ad Aprilia e uno rispettivamente a Fondi, Norma, Sonnino e Sezze. Da quanto fatto sapere dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio tra i contagi di oggi si registrano due casi che hanno un link con il cluster nella clinica Città di Aprilia dove è in corso l’indagine epidemiologica, uno ha un link ad un evento politico e 6 sono i casi con link familiare o contatto di caso già noto.

Coronavirus Latina: si aggrava il numero dei decessi

Con il bollettino di oggi, la Asl ha dato anche la comunicazione del decesso di un paziente di Itri, un uomo di 86 anni con patologie. Sempre nelle scorse ore è morto anche un uomo di Norma che era ricoverato in un ospedale di Roma. “Un lutto questo che colpisce e addolora l'intera Comunità, dolore che ci ricorda quanto sia crudele il periodo che stiamo vivendo” ha detto l’Amministrazione esprimendo il proprio cordoglio.

Coronavirus Latina: tutti i numeri

In tutta la provincia di Latina salgono a 1577 i casi totali riscontrati tra i residenti dei comuni pontini da inizio pandemia, con un indice di prevalenza - vale a dire il numero dei cittadini positivi per 10.000 abitanti - che è di 27,41; sono 855 gli attuali positivi; ad oggi sono 749 le persone in cura presso il proprio domicilio, 106 quelle ricoverate. Due guariti in più si registrano rispetto alla giornata di ieri che fanno salire il totale a 682.

Coronavirus Latina: potenziati i drive in

Quarto drive in fisso per i tamponi nella provincia di Latina. La postazione è prevista nel territorio di Gaeta, permettendo di andare a coprire la richiesta di tutta la zona del sud pontino. Il drive in sarà attivo da lunedì 12 ottobre dalle 14 alle 18 e dal giorno successivo, martedì 13 ottobre, dalle 9 alle 15 presso l’ospedale Monsignor Don Luigi Di Liegro in via Salita Cappuccini. L’accesso è regolato come sempre da prenotazione (qui la notizia).

Coronavirus Lazio: 14mila tamponi e 384 positivi

Sono 384 i nuovi casi in tutto il Lazio oggi, a fronte degli oltre 14mila tamponi processati; 6 i decessi e 59 i guariti. “Nel Lazio diminuiscono lievemente i casi positivi con un elevato numero di tamponi e le terapie intensive sono senza nuovi ricoveri - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato -. Le prossime settimane saranno decisive. Roma e il Lazio stanno tenendo meglio di altre realtà, ma non bisogna abbassare la guardia. La rete ospedaliera, pur sotto pressione, al momento sta rispondendo alle esigenze. L’Istituto Spallanzani è al 60% della capacità. Attivati 500 posti di strutture alberghiere assistite per i casi clinicamente guariti e per chi non ha modo di svolgere la quarantena. La priorità è contenere il virus e lavorare sui tracciamenti”.

Tutti i dati di oggi nel Paese

Coronavirus Lazio: i dati di tutte le Asl

Nello specifico, nella Asl Roma 1 sono 50 i casi di cui 24 con link familiare o contatto di un caso già noto; si registra un decesso. Nella Asl Roma 2 sono 61 i casi tra cui 27 con link familiare o contatto di un caso già noto e 11 individuati su segnalazione del medico di medicina generale; si registrano due decessi. Nella Asl Roma 3 sono 40 i casi tra cui 27 contatti di casi già noti e isolati e 12 con link al cluster della RSA Valle dei Casali dove è in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 4 sono 34 i casi tra cui 15 contatti di casi già noti e isolati e 7 individuati su segnalazione del medico di medicina generale e 3 in fase di pre-ospedalizzazione; si registra un decesso. Nella Asl Roma 5 sono 54 i casi tra cui 28 contatti di casi già noti e isolati e 26 con link al cluster del Nomentana Hospital dove è in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 6 sono 37 i casi tra cui 22 contatti di casi già noti e isolati. Nelle province si registrano 108 casi e un decesso. Oltre ia contagi nella provincia pontina, nella Asl di Frosinone si registrano 42 casi e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl di Viterbo si registrano 41 casi di cui 16 contatti di casi già noti e isolati, 3 con link ad una palestra di Nepi dove è in corso l’indagine epidemiologica, uno individuato in fase di pre-ospedalizzazione e uno in fase di accesso al pronto soccorso. Nella Asl di Rieti si registrano 6 nuovi casi di cui 3 con link a cluster della casa di riposo Il Giardino a Concerviano dove è in corso l’indagine epidemiologica e 2 contatti di casi già noti e isolati.

Coronavirus Lazio: il bollettino del 10 ottobre

Si aggiorna il quadro nel Lazio dove sono 19519 i contagi totali da inizio pandemia. Gli attuali positivi sono 9505; come riferiscono dall’Assessorato alla Sanità della Regione, 8564 persone sono in isolamento domiciliare, 884 sono ricoverati non in terapia intensiva e 57 sono in terapia intensiva. I guariti sono 9042, mentre sono 954 i decessi.

Coronavirus Latina: 14 comuni hanno superato la soglia di attenzione

“Su base provinciale la prevalenza dei casi attivi è quasi pari al 14 per 10.000 abitanti. Se si osserva la distribuzione dei casi per singolo Comune, ben 14 hanno superato abbondantemente la soglia di attenzione, fissata in 10 casi attivi per 10.000 abitanti, e altri 4 si avvicinano a tale parametro” ha detto il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati nello spiegare le ragioni che hanno portato all’ordinanza della Regione Lazio di due giorni fa. “Il virus è estremamente diffuso in tutta la provincia che, essendo un sistema aperto, deve pertanto essere considerata come entità unitaria sulla quale intervenire anche allo scopo di preservare il più possibile le realtà con situazioni meno significative. A sostengo di queste considerazioni, vale quanto emerso dall’analisi dei link epidemiologici che, da un lato, ha evidenziato cluster lavorativi o legati a feste organizzate a seguito di cerimonie, dove i soggetti interessati provengono da Comuni diversi e anche distanti fra loro, dall’altro si è in presenza, fatta eccezione per due o tre situazioni significative, di focolai di piccole dimensioni, diffuse su tutto il territorio della provincia, sui quali non è stato possibile identificare l’origine del contagio (caso zero)”. “La situazione attuale del contagio in Provincia di Latina è pertanto preoccupante non solo per il momento contingente ma, anche, letto in ottica prospettica” ha detto ancora Casati che infine ha aggiunto: “È al solo scopo di evitare l’adozione di misure più stringenti, in ipotesi anche la riproposizione di un periodo di lockdown che tutti noi vogliamo scongiurare, che oggi si rende necessaria l’adozione di misure restrittive su tutto il territorio provinciale”.

Coronavirus: drive in per le scuole

Sono stati 370 i test rapidi eseguiti ieri al drive in straordinario allestito dalla Asl all'ex Rossi Sud e riservato alle scuole. Convocati gli studenti e i docenti delle classi di Latina e di altri centri della provincia che sono in quarantena perchè contatti di positivi. Dei 370 test eseguiti, 6 sono risultati positivi; si tratta di studenti per i quali ora il tampone molecolare dovrà confermare o smentire la positività al Covid-19. Caos e lunghe file di auto in attesa si sono registrati sin dalle prime ore del mattino di ieri, ma, ha spiegato la Asl, i disagi sono stati causati da un problema di programmazione. I test riprenderanno lunedì 12 ottobre.

Polemica sull'ordinanza, botta e risposta tra Asl e Federcuochi

Botta e risposta tra Asl e Federcuochi in merito all'ordinanza della Regione Lazio dell'8 ottobre. Il portavoce Federcuochi Italia e presidente della FIC Lazio Alessandro Circiello  ieri, in riferimento ad una delle misure disposte con l’ordinanza che limita ad un numero di 20 i partecipanti alle feste private anche successive a cerimonie religiose, aveva parlato di “pura follia”. Pronta la risposta del direttore generale della Asl Casati: "Il problema non è l'ordinanza ma il Covid che non si ferma” ha detto. "“In provincia di Latina, purtroppo, non sono poche le situazioni di positività derivate da feste organizzate a seguito di cerimonie. Il vero tema da porre sul tavolo della discussione non può certo essere il disappunto sul contenuto di un'ordinanza inevitabile per la situazione in essere, ma piuttosto come agire in modo sinergico, tra Istituzioni e associazioni di categoria per risolvere un problema che, se non affrontato in modo efficace, rischia di produrre effetti devastanti per tutti” (qui la notizia).

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