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Restrizioni in provincia, Casati: "Misure necessarie, scongiuriamo un lockdown"

Il direttore generale della Asl Giorgio Casati spiega le nuove prescrizioni valide su tutto il territorio provinciale e contenute nell'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio Zingaretti: "Superata la soglia di attenzione"

Il giorno 8 ottobre arriva l'ordinanza per Latina: un mini lockdown per la provincia che più di altre, nel Lazio, ha registrato una crescita preoccupante di contagi. Le restrizioni riguardano l'orario di chiusura dei locali, anticipato alle 24, ingressi contingentati nei locali pubblici e nelle palestre, divieto di assembramento nei posti pubblici anche all'aperto, divieto di visita nelle strutture socio sanitarie. 

Restrizioni per la provincia di Latina: l'ordinanza della Regione Lazio

“Le misure adottate, la cui permanenza in vigore è fissata in due settimane, sono state rese necessarie dall’andamento dei dati epidemiologici che in questi ultimi giorni - spiega il direttore della Asl di Latina Giorgio Casati - ha fatto registrare andamenti tali da giustificare un livello di attenzione superiore a quello fino ad oggi mantenuto. Su base provinciale infatti la prevalenza dei casi attivi è quasi pari al 14 per 10.000 abitanti. Se si osserva la distribuzione dei casi per singolo comune, ben 14 hanno superato abbondantemente la soglia di attenzione, fissata in 10 casi attivi per 10.000 abitanti, e altri 4 si avvicinano a tale parametro".

Una circostanza questa che rappresenta, "in modo inequivocabile che il virus è estremamente diffuso in tutta la provincia che, essendo un sistema aperto, deve pertanto essere considerata come entità unitaria sulla quale intervenire anche allo scopo di preservare il più possibile le realtà con situazioni meno significative". L'analisi dei link epidemiologici da una parte evidenzia l'esistenza di cluster di contagio lavorativi o legati a feste organizzate in seguito a cerimonie dove i soggetti interessati provengono da comuni diversi e anche distanti fra loro, dall'altra (fatta eccezione per due o tre situazioni significative) rivela che si è in presenza di focolai di piccole dimensioni ormai diffusi su tutto il territorio e sui quali non è stato più possibile identificare il "caso zero". 

"La situazione attuale del contagio in provincia - spiega ancora Casati - è pertanto preoccupante non solo per il momento contingente ma anche in ottica prospettica. Con l’avvento dell’autunno e dell’inverno infatti le condizioni climatiche maggiormente favorevoli alla diffusione del virus e, in concomitanza, l’inevitabile insorgere delle malattie di stagione dipingono uno scenario certamente non semplice da affrontare in un contesto territoriale dove la SARS-CoV-2 risultasse ancora diffusa con le caratteristiche attuali". 

Non si esclude dunque un nuovo periodo di lockdown. E' proprio per scongiurare questa eventualità che oggi "si rende necessaria l’adozione di misure restrittive su tutto il territorio provinciale". "L’insieme delle misure adottate - aggiunge il direttore della Asl - è volto a ridurre i contatti sociali per un periodo di tempo limitato, impattando prevalentemente sui luoghi o i momenti in cui si creano situazioni di aggregazione nelle quali, per le persone, risulta difficile mantenere i comportamenti idonei per prevenire il contagio (uso continuativo e corretto della mascherina, lavaggio frequente delle mani e distanziamento sociale). Si tratta di un sacrificio che impatta prevalentemente su alcune categorie sociali e tipologie di esercizi che, tuttavia, non deve essere letto in termini negativi laddove saranno in grado di evitare provvedimenti di natura più restrittiva. È chiaro che, ancora una volta, siamo tutti posti di fronte ad una battaglia che si vince solo restando uniti. Le misure da sole non possono essere efficaci se non accompagnate da comportamenti responsabili. Questi quattordici giorni sono decisivi al fine di ridurre l’incidenza giornaliera dei nuovi casi: obiettivo, quest’ultimo, che riguarda tutta la collettività. Ci siamo già riusciti una volta, ce la faremo anche in questa". 

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