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Coronavirus, ospedale sovraccarico: apre l'ultimo reparto covid. Il quadro della dottoressa Lichtner

La dirigente della Uoc di Malattie infettive in una diretta Facebook con il sindaco di Latina Coletta descrive la situazione dei ricoveri e dei contagi, la progressione della malattia e gli strumenti sanitari messi in campo

"Siamo nel mezzo di una settimana critica. Stiamo aprendo al Goretti l’ultimo dei reparti covid che possiamo aprire. La situazione è assoolutamente di sovraccarico, il pronto soccorso è molto carico sia di pazienti covid sia non covid e i reparti sono tutti pieni di pazienti, purtroppo tutti gravi, che arrivano con una polmonite molto importante". Il quadro è fornito dalla dottoressa Miriam Lichtner, dirigente della Uoc di Malattie infettive dell'ospedale di Latina, che in una diretta Facebook con il sindaco di Latina Coletta descrive la situazione dei ricoveri e dei contagi, la progressione della malattia e gli strumenti sanitari messi in campo.

L'ospedale nel pieno della terza ondata

"Questa è terza situazione del genere che vediamo - aggiunge - e siamo molto preoccupati. Cerchiamo di fronteggiare al meglio questa fase con tutte le risorse disponibili. Si è abbassata la media dell'età dei ricoverati, intorno ai 60 anni. Questo significa che abbiamo soggetti quindi anche molto più giovani, dai 32 anni in su con quadri polmonari molto importanti. E’ qualcosa che non volevamo rivedere. Le persone anziane, quelle che sono riuscite a vaccinarsi, sono invece in riduzione. Questo è sicuramente un dato incoraggiante, ma è inquietante veder soggetti che non hanno fattori di rischio che presentano polmoniti molto gravi. Facciamo tac pensando di trovarci di fronte all’inizio della patologia invece scopriamo quadri impegnativi". 

Variante inglese dominante

Nel contagio la variante inglese sembra ormai essere prevalente. "Questo ce lo dicono gli studi epidemiologici - spiega ancora la dottoressa Lichtner - Il sequenziamento richiede almeno 5- 6 giorni e viene fatto solo nel laboratorio dello Spallanzani, forse si aggiungerà in seguito anche quello di Latina. Ma è al momento un’analisi che viene fatta solo su alcuni tamponi e non su tutti. E’ un dato che arriva tardi e quindi non ci aiuta nella gestione clinica. Non so se l’aggressività del covid in questa fase sia data dalla variante o dalla morfologia di queste ondate".

Gli anticorpi monoclonali

Quanto poi agli anticorpi monoclonali, la cura è sotto controllo dell'Aifa. "Ci stata data la possibilità ad alcuni di centri di somministrare sulla base di criteri molto stretti. Abbiamo la possibilità di darli anche a pazienti molto giovani, dai 12 anni con particolari patologie o condizioni di fragilit - puntualizza - Andando avanti con l’età l’obesità è un criterio molto importante insieme all’insufficienza renale e le immuno depressioni. Quando arriviamo agli over 55 anni vengono ritenute a rischio anche persone che per esempio hanno avuto infarti o problemi valvolari associati a patologie di tipo polmonare. Una volta che il medico di medicina generale vede che uno dei suoi assistiti ha queste caratteristiche ci contatta attraverso una mail dedicata , ci invia una scheda e in tempo reale contattiamo il medico e il paziente e organizziamo la somministrazione in regime ambulatoriale dalle 72 ore ai 7 giorni. Cocktail di anticorpi che bloccano la proteina S ed evitano la progressione polmonare. Oggi pomeriggio sono stati trattati altri quattro pazienti, Tutti dopo una prima osservazione vengono mandati a casa e seguiti nel tempo a distanza dal medico di base. Ad oggisono stati trattati complessivamente circa 40 pazienti e siamo contenti perché siamo riusciti a partire appena il registro si è aperto. Vedremo i frutti nelle prossime settimane. La terapia non ha efficacia al 100% ma può evitare la progressione fino al 70%".

Il vaccino ReiThera

Procede anche la sperimentazione del siero ReiThera. "Abbiamo iniziato due settimane fa - conclude -  Ci sarà una prossima giornata di fine arruolamento mercoledì prossimo. Controllato gli effetti principali e secondari e ora rivedremo i pazienti tra due settimane. Abbiamo fatto tanti arruolamenti tutti concentrati, è stato un grosso lavoro per noi e per i farmacisti e per l’equipe, i colleghi del laboratorio di analisi e gli infermieri senza i quali tutto questo non sarebbe stato realizzato". Anche l'ospedale intanto ha avviato la vaccinazione dei pazienti iper fragili, partendo dai diabetici e dagli onco ematologici. 

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