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Emergenza Covid-19

Coronavirus Latina, dopo una frenata della crescita raggiunto il plateau in provincia

Questa la situazione nel territorio pontino secondo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Cnr. Da gennaio registrati più di 27mila contagi

La curva dei contagi da coronavirus ha iniziato a scendere in molte province italiane, mentre dopo una frenata della crescita ha raggiunto il “plateau” in quella di Latina, vale a dire un andamento costante senza quindi troppe differenze tra la somma dei casi di una settimana e di quella precedente. Questo quello che emerge dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

La situazione in tutto il Paese al momento è estremamente eterogenea e ci sono province che nei giorni scorsi avevano superato il picco e dove si osservano segnali di risalita mentre altre sono in decrescita, in altre ancora la discesa ha subito una battuta d’arresto e si rileva una fase di stasi, mentre in alcune il picco non è stato raggiunto e la crescita prosegue.

Per quanto riguarda il territorio pontino, dopo l’impennata registra a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del nuovo anno, il numero dei contagi giornalieri è stabilmente sopra i mille da giorni ormai; i casi che sono stati registrati in questi primi giorni di gennaio sono più di 27mila e ci sono stati purtroppo altri 36 decessi (il dato è aggiornato a domenica 23 gennaio).

Ma se la provincia di Latina ha raggiunto la fase del plateau, qual è la situazione nel resto del Paese?

Dall’analisi emerge che hanno oltrepassato il picco e sono in decrescita 16 province (Cosenza, Vibo Valentia, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Ferrara, Rieti, Sondrio, Campobasso, Sassari, Sud Sardegna, Catania, Rovigo, Verbano Cusio Ossola); in discesa, ma debolmente, anche Crotone e Piacenza. Sono in decrescita frenata altre 17 province che hanno oltrepassato il picco (Chieti, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Varese, Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Siracusa, Arezzo, Firenze, Massa Carrara, Terni). Dopo avere oltrepassato il picco e avere avuto una discesa frenata, sono in una fase di stasi 17 province (Catanzaro, Rimini, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Brescia, Cremona, Enna, Ragusa, Trapani, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Aosta).

Dopo avere superato il picco e avere avuto una discesa frenata, la curva sta risalendo in quattro province (Potenza, Viterbo, Messina, Perugia), mentre dopo avere raggiunto un plateau, è in crescita la provincia di Roma; in crescita debole sono le province di Reggio Emilia e Frosinone. Dopo una frenata della crescita, hanno raggiunto un plateau 11 province (L'Aquila, Pescara, Teramo, Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Latina, Asti e Nuoro), mentre sono in crescita frenata e hanno quasi raggiunto il picco 5 province (Isernia, Alessandria, Cuneo, Novara, Vercelli).

In fase di crescita frenata ci sono 20 province (Bolzano, Reggio Calabria, Udine, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, Biella, Torino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Cagliari, Belluno, Venezia, Verona) ed è in una fase di crescita debole Trento, mentre si rileva una crescita brusca a Matera e Oristano. Sono in crescita lineare 6 province (Mantova, Grosseto, Livorno, Padova, Treviso, Vicenza) e, infine, in fase di crescita accelerata Gorizia, Pordenone e Trieste

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