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Coronavirus Latina, sei sacerdoti in missione tra i pazienti dell’ospedale Goretti

Dalle restrizioni imposte anche all’interno del nosocomio, come l’interruzione del giro del cappellano tra i reparti e la chiusura al culto della cappella, è nata questa nuova opportunità di servizio per stare vicino ai pazienti

La diocesi pontina non ha dimenticato le persone positive al coronavirus e ricoverate all’ospedale Goretti di Latina, e con loro anche il personale sanitario e i tecnici che li curano e assistono, ancor più nell’approssimarsi del Natale.

Con la riconfigurazione del nosocomio in “ospedale Covid” e per le regole stringenti di sicurezza il cappellano don Giovanni Correddu, “con rammarico e portando tutti i pazienti nella preghiera di ogni giorno”, ha dovuto fermare il giro nei reparti, mentre in base ai piani emergenziali la cappella ospedaliera è stata chiusa al culto e riattrezzata per accogliere i ricoverati, visti gli alti numeri di accessi al Pronto Soccorso. “Da questa situazione di buio, però - spiegano dalla diocesi di Latina -, è nata una nuova opportunità di servizio. Da alcune settimane, dopo una condivisione del vescovo Mariano Crociata con il clero, una squadra di sei giovani sacerdoti volontari è accanto ai malati che vivono il dramma dell’isolamento in un letto d’ospedale, lontani dalle loro famiglie e amicizie, per portare i sacramenti e il conforto spirituale.

Nessuna azione avventata - viene spiegato ancora -. Grazie al dialogo continuo tra la diocesi e i vertici dell’ospedale di Latina, i sei sacerdoti hanno sostenuto un momento di formazione teorica e pratica presso il nosocomio. Lo staff del direttore medico Sergio Parrocchia ha spiegato l’utilizzo dei dispositivi di protezione (dalle tute con guanti e occhiali fino a come indossare le mascherine), fornendo anche i consigli utili che vengono dall’esperienza di chi sa cosa vuol dire stare tante ore ‘vestiti’ in quel modo speciale. Le prime volte i sacerdoti hanno avuto come prezioso tutor un infermiere, che li ha guidati per la vestizione e svestizione (il momento più pericoloso) e poi accompagnati lungo i percorsi nei corridoi e nei reparti per spiegare in concreto come muoversi e le insidie del servizio”.

Ma particolare attenzione è stata rivolta dalla diocesi pontina anche verso il personale sanitario e ausiliario, e alla gravosità delle loro condizioni di lavoro. Per questo motivo domani, 22 dicembre, il vescovo Mariano Crociata si recherà presso l’ospedale Goretti, dove incontrerà il direttore medico e una rappresentanza del personale, per portare il suo ringraziamento per l’opera svolta e l’augurio per il Natale ormai prossimo. Ai ricoverati, attraverso i sei sacerdoti, arriverà il saluto del vescovo accompagnato anche da un piccolo presepe da tenere sul comodino.

 
 

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