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Scuola, si torna sui banchi dopo le vacanze natalizie. Le regole in caso di positivi in classe

Ripresa delle attività in presenza nella provincia di Latina dopo la riunione in Prefettura di due giorni fa e gli screeing effettuati nel fine settimana in diversi comuni. Studenti in classe e nuova gestione dei positivi

Si torna a scuola in presenza oggi, lunedì 10 gennaio, anche nella provincia di Latina. Nessuna misura diversa è stata adottata nei 33 comuni del territorio rispetto a quelle che sono state le disposizioni del Governo e della Regione che con un’ordinanza ha fissato propio al 10 gennaio il rientro in classe per tutti gli istituti del Lazio.

Una riunione si è tenuta sabato in Prefettura a Latina in cui tutti i sindaci della provincia hanno condiviso, pur nella diversità di alcune posizioni legate alla peculiarità della situazione locale, la necessità di una ripresa dell'attività scolastica in presenza accompagnata da un costante monitoraggio dell'andamento dei contagi da coronavirus e dal rafforzamento di tutte le misure di contenimento già in atto vale a dire utilizzo delle mascherine, areazione degli ambienti, disinfezione delle mani e distanziamento.

In questi ultimi giorni il dibattito sul rientro a scuola in presenza è stato molto acceso, in virtù del vertiginoso aumento dei contagi che soprattutto nel periodo delle feste è stato registrato anche nella provincia di Latina. Dall’inizio dell’anno nell’intero territorio pontino sono stati quasi 10mila i nuovi casi accertati e il timore era che la ripresa delle attività didattiche in presenza possa far incrementare ulteriormente questa crescita a discapito sopratutto di quella fascia di età dei più piccoli che non possono ricevere i vaccini. Secondo l’ultimo bollettino della Asl relativo alle scuole, e aggiornato al 4 gennaio, erano 561 gli studenti positivi, a cui si aggiungono 26 positivi tra i docenti e altro personale scolastico. Alla vigilia del rientro in classe, oltre ai drive in messi a disposizione dalla Asl per i test, sono stati quindi organizzati anche dai singoli Comuni degli screening con test rivolti proprio ai ragazzi e al personale scolastico che hanno portato ad importanti risultati. A Cisterna, ad esempio, su quasi 1.600 tamponi effettuati sono stati accertati 27 positivi; discorso analogo anche a Pontina dove i tamponi sono stati 1.155 che hanno permesso di intercettare 17 positivi mentre a Minturno con quasi 1.600 test sono stati riscontrati 31 positivi. A questi si aggiungono i 100 positivi intercettati a Fondi (in circa 3300 si sottoposti ai test nei 7 giorni di screening) e i 9 di Cori su quasi 500 tamponi.

Al momento, quindi, nessuna fuga in avanti degli Enti locali rispetto a quelle che sono state le decisioni assunte dal Governo centrale e da quello regionale. Nuove misure sono però in vigore da oggi, secondo il decreto che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 5 gennaio, per la gestione dei casi positivi proprio all’interno delle calassi. Una gestione che varia a seconda del grado dell’istituto e non solo. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Discorso diverso invece per le elementari: con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing e l’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del contagio e uno dopo cinque giorni; in presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza per la durata di dieci giorni. Discorso ancora diverso per le le scuole medie e superiori dove fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza con l’uso, in aula, delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo, mentre per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine Ffp2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la dad per dieci giorni.

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