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Contagi nella comunità indiana: prosegue lo screening. Nuove tappe a Sabaudia, Pontinia e Fondi

Il problema della diffusione del contagio nella popolazione sikh che lavora in provincia sembra al momento sotto controllo. Il punto della situazione e gli esiti dei tamponi

Dopo la zona rossa istituita a Bella Farnia nei giorni scorsi e quella scampata a Borgo Hermada, proseguono sul territorio pontino le attività di screening sulla popolazione indiana. I test andranno avanti infatti tutta la settimana per cercare di monitorare l'andamento dei contagi ed intercettare positivi scongiurando la diffusione del coronavirus e il rischio della variante indiana.

Oggi, 5 maggio, il tendone della Asl toccherà un'altra azienda agricola di Terracina, mentre giovedì i test saranno effettuati di nuovo a Bella Farnia, nella frazione del comune di Sabaudia. Sabato e domenica lo screening sarà invece organizzato nel comune di Pontinia, mentre nella giornata di martedì si arriverà a Fondi. Si tratta dei comuni considerati più a rischio in questo momento proprio per la massiccia presenza di lavoratori indiani impiegati nelle campagne. Sono al momento oltre 400, da marzo ad oggi, i cittadini di nazionalità indiana trovati positivi al covid e la necessità è quella di tracciarli e monitorarli perché spesso le loro condizioni abitative non consentono il necessario isolamento in caso di malattia o di quarantena.

"La situazione è in miglioramento netto - ha dichiarato all'Adnkronos la direttrice della Asl Silvia Cavalli - speriamo di aver contenuto il contagio e la diffusione, poi vedremo nei prossimi giorni considerata la latenza del virus, ma al momento i dati ci stiamo confortando". I dati dei tamponi molecolari sui 55 positivi scoperti a Borgo Hermada sembrerebbero confermare tra l'altro un numero di positivi di gran lunga inferiore rispetto a quello scoperto, che non raggiunge neanche le 20 unità. Non si esclude dunque che i tamponi possano essere ripetuti nei prossimi giorni. 

Contagi fra gli indiani: i tamponi molecolari ridimensionano l'allarme

Intanto, resta il nodo degli irregolari. Nonostante nelle due giornate di screening a Sabaudia e a Terracina si siano sottoposte al test oltre mille persone, potrebbe essere rimasto fuori dal monitoraggio il numero degli irregolari: "Attraverso l'aiuto dei capi religiosi - ha proseguito la Dg Silvia Cavalli parlando all'Adnkronos - molti sono venuti a farsi il tampone, tra questi anche quelli anche in corso di regolarizzazione, ma non possiamo escludere che altri non si siano presentati affatto. Non ci hanno mai dato gli elenchi dei soggetti rientrati dall'India ed è per questo che continuiamo lo screening". 

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