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Coronavirus: nel Lazio andamento stabile della curva, ma cala l’Rt. In provincia più di 26mila casi a gennaio

Il punto dell’assessore D’Amato; “Rt a 0.64. Un segnale a cui guardiamo con grande attenzione perché se venisse stabilizzato significherebbe una fase discendente dei contagi”. Poi l’appello alla vaccinarsi: 3 milioni le dosi booster somministrate

Andamento della curva e campagna vaccinale: su questo l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha voluto fare il punto della situazione nelle scorse ore quasi al termine di un mese delicato come questo di gennaio che ha visto il Lazio, come anche la provincia di Latina, raggiungere dati record. Nel territorio pontino sono già più di 26mila i contagi da coronavirus registrati nei 22 giorni di gennaio e sono stati 34 i decessi, mentre nel Lazio la curva è ormai stabilmente sopra la soglia dei 10mila nuovi casi, seppur stazionaria negli ultimi giorni dopo aver conosciuto la sua impennata a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno.

Ma il primo tema affrontato dall’assessore D’Amato è quello delle vaccinazioni. In tutta la regione è stato superato il tetto di 3 milioni di dosi booster, “un’attività che sta andando avanti in maniera importante. Oltre il 60% della popolazione adulta ha ricevuto il richiamo e questo consente di avere una maggiore copertura ed evitare elementi di criticità” ha spiegato l’assessore ricordando l’open day di oggi, 23 gennaio, dedicato ai giovani di età compresa tra i 12 e i 17 anni (qui tutte le informazioni su dove fare il vaccino in provincia di Latina) che ha “ha avuto uno straordinario successo di adesioni”.

“E’ in previsione - ha poi aggiunto - un open day presso la Asl Roma2 per quanto riguarda le donne in gravidanze. E’ molto importante vaccinarsi” ha ribadito l’assessore regionale facendo anche riferimento al caso della giovane neomamma di Aprilia non vaccinata deceduta al Policlinico Umberto I pochi giorni dopo aver messo al mondo il suo bambino. “Per noi questo è un campanello di allarme. Attiveremo una serie di iniziative, insieme alle società scientifiche, per promuovere la vaccinazione in gravidanza. E' un elemento di sicurezza. Il mio invito è a vaccinarsi”.

Per quanto riguarda invece l’andamento del Covid-19 nel Lazio, ha spiegato D’Amato, “è un andamento stazionario nel numero dei casi anche se abbiamo un elemento importante: per la prima volta dopo diverse settimane il valore Rt è ben sotto l’1, e allo 0.64 ed è il più basso a livello nazionale. Questo è un segnale a cui guardiamo con grande attenzione perché se venisse stabilizzato significherebbe una fase discendente dei casi, e questo è importante soprattutto per far diminuire la pressione sulla rete ospedaliera che è ancora abbastanza elevata”. Riguardo proprio la pressione sugli ospedali, secondo i dati riportati sul portale Arenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e aggiornati al 21 gennaio, l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive del Lazio è al 22%, mentre raggiunge anche il 30% se si considerano i reparti di area non critica. 

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