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Lazio in zona arancione? D’Amato: “Non si può mai escludere nulla. L’appello è a vaccinarsi”

Le parole dell’assessore regionale alla Sanità: “Dipende dall'incidenza dei contagi, dal picco e dal prosieguo della campagna vaccinale. L'obiettivo è arrivare a fine gennaio al 70% della copertura della terza dose”

Il Lazio rimane ancora in zona gialla, ma resta l’ombra del passaggio in zona arancione nel prossime settimane. Ad intervenire sul tema l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che oggi ne ha parlato a margine dell’inaugurazione della nuova sala operatoria multifunzionale all'ospedale Sant'Andrea di Roma.

“Se si esclude che il Lazio possa diventare zona arancione? Secondo il report di questa settimana sì, ma poi non possiamo mai escludere nulla - ha detto D’Amato -. Dipende dall'incidenza dei contagi, dal picco e dal prosieguo della campagna di vaccinazione che sta andando molto bene, con un target molto superiore rispetto a quello previsto”.

E facendo parlare i numeri, secondo gli ultimi dati che sono stati diffusi proprio ieri dalla Regione con il bollettino, nel Lazio il valore Rt è di 1.13, mentre l’incidenza è di 1.392 casi di coroanvirus per 100mila abitanti; per quanto riguarda gli ospedali secondo i dati forniti dal portale Agenas, la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è stabile al 22%, mentre quella nei reparti di area non critica è salita di un punto percentuale al 26%. Ricordiamo che per passare dalla zona gialla all’arancione l’incidenza deve essere superiore ai 150 casi ogni 100mila abitanti e la percentuale di occupazione dei posti letto deve essere superiore al 20% nelle terapie intensive e del 30% nei reparti di area non critica.

"Il nostro obiettivo è arrivare a fine gennaio al 70% della copertura della terza dose - ha aggiunto D’Amato che ribadisce l’importanza della campagna vaccinale -. Per tre giorni di seguito abbiamo superato le 70mila somministrazioni. Siamo in una fase di avvicinamento al picco previsto entro la fine del mese, abbiamo un'incidenza di granlunga superiore a 1.300 casi ogni 100mila abitanti con la variante Omicron che è all'83% e questo comporta anche un elemento di sofferenza della rete e l'invito è quello di vaccinarsi perché la terza dose consente una copertura assolutamente importante”.

L’assessore regionale ha poi ribadito l’appello di oggi del presidente Zingaretti rivolto al Governo per “semplificare tutte le procedure che riguardano quarantene, green pass e procedure di rientro al lavoro. Chi è vaccinato con la terza dose ed è asintomatico dopo 5 giorni deve essere libero. In tanti altri Paesi è così” ha concluso. 

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