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Coronavirus, Lazio verso la zona bianca. D’Amato: “Possibile già da metà giugno”

Tutti i valori sono in calo, compresa l’incidenza: se i dati saranno confermati per tre settimane, si potranno allenatore le maglie anche nel Lazio. L’intervento dell’assessore in Commissione Sanità anche per fare il punto sui vaccini

Il quadro generale sull’andamento della situazione sia dal punto di vista epidemiologico che per quanto riguarda la campagna vaccinale è stato fatto oggi dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato nel corso della commissione Sanità presieduta da Rodolfo Lena. Una situazione che nel mese di maggio ha conosciuto un sostanziale miglioramento, tanto da poter auspicare il raggiungimento della zona bianca già fra due settimane; un dato questo che insieme ad una copertura vaccinale che sfiora il 50% della popolazione adulta per quanto riguarda la prima dose rappresenta l'elemento più importante ad oggi nella battaglia al coronavirus.

Coronavirus Lazio: tutti i valori in calo

“Intanto, per quanto riguarda l'evoluzione dell'epidemia – ha esordito D'Amato – tutti i valori in sono netto calo: l'incidenza ogni 100mila abitanti è ormai intorno ai 50 casi, e se manterremo questo dato per 3 settimane potremmo passare alla fascia bianca entro metà giugno. Per quanto riguarda il sistema sanitario, 1.200 posti letto sono già tornati alle attività ordinarie, altri se ne potrebbero aggiungere entro fine giugno”.

La campagna vaccinale

“Per quanto riguarda, invece, la campagna vaccinale – ha proseguito D'Amato - giugno sarà un mese importante, avremo maggiore disposizione di dosi per le somministrazioni e quindi una progressiva apertura rispetto ad altre fasce di età. A oggi sono state inoculate 3.334.549 dosi, oltre il 47% della popolazione adulta ha avuto già la prima, il 22% anche la seconda. Entro il 2 giugno, un adulto su due nel Lazio avrà avuto la prima dose”.
D’Amato ha fatto anche il punto sulle dosi di vaccino che sono attese per il mese di giugno: se ne prevede l’arrivo di un milione e 700mila a fronte di un fabbisogno di oltre 1milione e 900mila; “un gap da colmare sopratutto su Johnson & Johnson, previste solo 40mila dosi, e Astrazeneca” ma , ha aggiunto l’assessore regionale, “rispetto agli obiettivi che ci sono stati dati a livello nazionale, nelle ultime due settimane le dosi somministrate sono state superiori al target da raggiungere”.

Farmacie e medici di base

Nel corso della seduta sono poi state illustrate  le due iniziative che si svolgeranno nei prossimi giorni: “Per quanto riguarda i maturandi, alle 22 di oggi terminano le prenotazioni, a oggi sono oltre 40mila, un risultato importante. Dal 2 al 6 giugno avremo l'open-week Astrazeneca, aperto dai 18 anni in su. Chiuse queste due iniziative apriremo progressivamente nuove fasce d'età. Da domani, infine, inizieranno le somministrazioni nelle farmacie: abbiamo 23mila prenotazioni già effettuate. Presto partiremo anche con i medici di base. Sono due modalità fondamentali, soprattutto pensando che a settembre chiuderemo progressivamente gli hub vaccinali e la campagna proseguirà proprio nelle farmacie e presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Importante, infine l'autorizzazione arrivata all'agenzia europea Ema per la somministrazione del vaccino Pfizer ai ragazzi fra i 12 e 15 anni di età, perché ci permetterà di arrivare all'apertura del nuovo anno scolastico avendo raggiunto una buona copertura”.

L'assistenza domiciliare

Consenso unanime, fra i consiglieri, per l'organizzazione della campagna vaccinale, ma anche diverse domande, sulle modalità di riapertura dei servizi sanitari ordinari, sulle modalità di organizzazione a settembre e sull'esigenza di avere più personale infermieristico per l'assistenza domiciliare, sono arrivate da Giuseppe Simeone (FI), dal presidente Lena, da Emiliano Minnucci (Pd) e da Chiara Colosimo (FdI). D'Amato ha risposto di avere “ben chiara l'esigenza di avere disponibili più infermieri e più medici, è un tema di carattere nazionale. Come Regione, a breve, emetteremo un atto amministrativo sull'assistenza domiciliare integrata, ci sarà anche una modalità volontaria di reclutamento autonomo da parte delle famiglie, con costi a carico regione. Per quanto riguarda l'adesione dei medici di base alla campagna vaccinale, attualmente sono circa 3mila su oltre 4mila. Confido che arriveremo a un'adesione generale per settembre”.

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