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Emergenza coronavirus

Lazio in zona gialla, D’Amato: “Scenario probabile”. In terapia intensiva il 70% è non vaccinato

Il punto dell’assessore regionale alla Sanità: “Nel Lazio 300mila cittadini ancora non hanno fatto nessuna dose, per loro la situazione potrebbe diventare seria se entrassero in contatto con il virus”

Uno scenario probabile”: così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha definito il passaggio del Lazio in zona gialla già dall’inizio del 2022. L’assessore è intervenuto oggi nel corso del Tgr Lazio delle 14, facendo il punto della situazione sull’emergenza coronavirus. “Siamo in attesa dei dati di questa settimana - ha detto D’Amato - ma molto probabilmente con il nuovo anno cambierà anche il colore nella nostra regione. E’ un dato credibile”.

Cambeirà poco in relatà per i cittadini dal momento che le misure previste per la zona gialla sono l'bbligo di indossare la mascherina anche all'aperto (misura già in vigore dal 23 dicembre secondo l'ordinanza del presidente Zingaretti e prevista anche all'ultimo decreto del Governo) e il numero massimo di 4 persone a tavola al bar o al ristorante.

Nel corso dell’intervista l’assessore ha fatto anche il punto sulla campagna vaccinale, ad un anno esatto dalla somministrazione della prima dose. “L’obiettivo ora è di correre veloce con la terza dose, tanto che abbiamo messo a disposizione 5 hub che lavoreranno in notturna fino alla mezzanotte, proprio per accelerare. Dobbiamo correre e l’obiettivo è quello di arrivare con 2 milioni di terze dosi al 31 dicembre”.

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“Questa pandemia colpisce in maniera grave soprattutto coloro che non sono vaccinati. I due terzi delle aree mediche sono occupate da non vaccinati. In terapia intensiva il 70% dei pazienti sono non vaccinati o sono persone che non hanno completato il ciclo” ha poi aggiunto D’Amato che non si è sbilanciato invece sulla quarta dose: “Ci affidiamo alla scienza e alle valutazioni del Cts”. 3

“Al momento la rete ospedaliera sta reggendo e bisogna prenotare al più presto la dose di richiamo" ha concluso l'assessore che poi ha rivolto un appello ai cittadini: “Rispettare le regole, si può festeggiare anche con la prudenza e soprattutto di vaccinarsi per chi ancora non lo avesse fatto. Abbiamo 300mila cittadini che ancora non hanno fatto nessuna dose, per loro la situazione potrebbe diventare seria se entrassero in contatto con il virus".

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