Coronavirus, medici di Latina e del Lazio in prima linea: i volontari arrivano in Lombardia
Atterrato a Bergamo l’aereo con i primi medici volontari della "task force" permanente voluta dal Governo che garantirà un intervento immediato negli ospedali in condizioni critiche
Un Paese unito che non conosce confini e che si stringe in questa difficile “guerra ad un nemico invisibile" che è il coronavirus. E a combattere in trincea ci sono soprattutto loro, medici, infermieri e operatori sanitari in prima linea in questo difficile momento.
E’ atterrato ieri sera, 26 marzo, a Bergamo l’aereo con i primi medici volontari della "task force" permanente voluta dal Governo e che garantirà, attraverso la Protezione civile, un intervento immediato negli ospedali in condizioni critiche. Sono partiti anche da Latina e da Roma per raggiungere la Lombardia, la più colpita dalla diffusione del virus, e mettersi al servizio del Paese nel momento più difficile.
Ad accoglieri i medici volontari il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. I primi medici arrivati in Lombardia provengono da Roma, Latina, Bari, Firenze, Cosenza, Potenza, Napoli, Vasto, Messina, Udine, Caserta e Perugia.
In sette, scrive oggi MilanoToday, sono già stati trasferiti a Piacenza, e ogni giorno partiranno i volontari fino al completamento del contingente di 300 persone. Con lo stesso metodo si stanno intanto arruolando anche 500 infermieri. “I problemi di tutta la Lombardia, di Piacenza e di ogni area di crisi acuta in cui ci sono ospedali in difficoltà sono problemi di tutti noi e non dei singoli territori - ha detto Boccia -. Contrastare l'emergenza negli ospedali più critici è priorità nazionale: sono appena arrivati i medici russi che il governo ha reclutato, il sistema Cross della Protezione civile ha permesso 60 trasferimenti di pazienti lombardi in altre regioni”.