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Coronavirus, risorse pubbliche nel mirino delle organizzazioni criminali

La denuncia del parlamentare Raffaele Trano che ha incontrato il procuratore Cafiero De Raho. "Dobbiamo tenere gli occhi aperti"

Occhi aperti per evitare che le organizzazioni criminali mettano le mani sulle risorse pubbliche che in questa fase difficile vengono erogate. L'allarme lo lancia Raffaele Trano, presidente della Commissione finanze alla Camera.

"Seguo da tempo e con preoccupazione gli affari che da troppi anni le mafie fanno nella provincia di Latina - attacca il parlamentare pontino del Movimento 5 Stelle - I clan cercano sempre più di investire nell'economia legale e in tal modo di mimetizzarsi. Come dimostrano i tanti sequestri e le successive confische di beni compiuti sul territorio, da Aprilia al sud pontino un simile business è imponente e l'emergenza coronavirus rischia di diventare l'ennesima occasione per saccheggiare le risorse pubbliche, danneggiare l'imprenditoria sana e inquinare nel profondo la stessa nostra società. Soprattutto considerando che gli investigatori ritengono che in questo periodo ad essere maggiormente aggrediti saranno settori come il turismo e l'agricoltura, su cui si basa buona parte dell'economia locale. La situazione è ben nota alla stessa Direzione nazionale antimafia e oggi mi sono confrontato a lungo con il procuratore Federico Cafiero de Raho, con il quale ho parlato anche della necessità di potenziare i controlli, dotando la provincia di più uomini e mezzi. Il procuratore Cafiero de Raho, condividendo l'opportunità di una serie di approfondimenti, mi ha assicurato che verifiche verranno fatte in questi giorni così difficili e delicati e anche dopo. Occorre però che la stessa politica faccia la sua parte ed è mia intenzione contribuire a rendere il Dl Imprese, affidato proprio alla Commissione Finanze che presiedo, il più possibile impermeabile alle mafie. I prestiti devono essere concessi e il più rapidamente possibile alle imprese sane. Non sarebbero tollerabili in questa fase le lungaggini burocratiche. Allo stesso tempo occorre però compiere controlli rigorosi su quel denaro e ritengo efficace la proposta del procuratore Cafiero de Raho di realizzare un sistema di tracciabilità, utile a monitorare entrate e uscite e a far sapere agli organi investigativi da chi sono realmente rappresentate le aziende che chiedono i finanziamenti e chi fa parte degli organi sociali delle stesse, potendo così, tramite l'enorme banca dati in possesso dell'Antimafia, far eventualmente scattare subito le interdittive ad opera della Prefettura o le indagini da parte della Dda. Lavorerò a questo obiettivo. Sarà mia particolare premura - conclude Trano - togliere in terra pontina l'acqua in cui le organizzazioni criminali per decenni si sono abituate a sguazzare".

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