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D’Amato: “Entro agosto vaccini all’80% della popolazione del Lazio”. In arrivo 1,2 milioni di dosi

Il punto dell’assessore durante la Commissione Sanità anche sulla curva epidemiologia e la pressione sugli ospedali. L’annuncio di nuovi hub vaccinali a Latina, Aprilia e nel frusinate

Arrivare a vaccinare l’80% della popolazione target in estate resta l’obiettivo della Regione Lazio. Il punto sia sulla campagna vaccinale che sull’andamento della curva dei contagi da coronavirus è stato fatto dall’assessore Alessio D’Amato nel corso dell’audizione che si è svolta ieri in modalità telematica in Commissione Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone. “Arrivare a coprire entro agosto l’80% della popolazione del Lazio è al momento un obiettivo raggiungibile - ha detto D’Amato -. Ad eccezione di Astrazeneca e Johnson&Johnson, sui vaccini Pfizer e Moderna abbiamo un trend in aumento che ci può far traguardare con fiducia alla stagione estiva”.

Coronavirus nel Lazio: il punto dell’assessore D’Amato

“C’è una tendenza a mantenere il valore Rt sotto l'uno – ha spiegato D’Amato -, così come sono in leggera ma progressiva diminuzione i tassi di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Bisogna però mantenere alto il livello di attenzione, perché in questo momento la nostra attenzione è legata alle varianti del virus”. E proprio in tema di varianti, ricordando i 23 casi positivi riscontrati sul volo proveniente dall'India atterrato la scorsa settimana a Fiumicino, da cui è emerso un solo caso acclarato di variante indiana, D’Amato ha rinnovato l'invito “a coordinare in maniera più forte, a livello europeo, l'attività di monitoraggio e screening, per evitare che tutto il peso ricada sul Lazio, sia per quanto riguarda i tamponi negli aeroporti sia per le quarantene. Abbiamo inoltre bisogno che vi siano quarantene controllate più che fiduciarie, perché in certe occasioni è complicato accertare che avvengano”.

In riferimento ai contagi registrati in queste settimane all’interno della comunità indiana nel territorio pontino, l’assessore regionale alla Sanità ha riferito che continua l'attività di screening nelle comunità sikh, “ma al momento non è stata rilevata la variante indiana e questo ci conforta”. Dopo gli screening a Bella Farnia a Sabaudia e a Borgo Hermada a Terracina, nei prossimi giorni proseguirà la campagna di test a tappeto anche negli atri centri della provincia dove è alta la presenza della comunità indiana sul territorio.

La campagna vaccinale

Altro punto toccato nel corso della seduta della Commissione Sanità, la campagna vaccinale. “Al momento abbiamo cognizione esatta delle consegne di maggio - ha spiegato D'Amato - che sono circa 1,2 milioni di dosi di vaccino, di cui 836 mila da parte di Pfizer, 215 mila di Astrazeneca, 133 mila di Johnson&Johnson e 98 mila di Moderna. Notiamo con piacere un incremento importante di Pfizer, mentre siamo sotto soglia per Astrazeneca e Johnson&Johnson. E' una situazione non ancora ottimale, perché per raggiungere stabilmente le 50 mila somministrazioni al giorno avremmo bisogno di altre 300 mila dosi di vaccino”.

Dopo aver ricordato che sono stati superati i due milioni di somministrazioni, l’assessore ha sottolineato l’intenzione di voler “arrivare a fine maggio ad aver completato le prenotazioni fino al cinquantesimo anno di età” annunciando che “verso fine maggio entreranno in campo le farmacie con il vaccino Johnson&Johnson e che sono circa 1.300 quelle che hanno aderito alla campagna vaccinale, mentre da giugno potremo pensare di rafforzare le dosi per i medici di medicina generale”.

Nuovi hub vaccinali

Infine, D’Amato ha annunciato l’apertura di altri hub vaccinali nell’area dell’ex Rossi Sud a Latina, ad Aprilia e nel frusinate, presso uno stabilimento industriale nel comune di Torrice. Nel corso dell’audizione, alcuni consiglieri hanno riportato il plauso molto diffuso, verso “la fluidità del sistema delle prenotazioni che è ammirevole”, come ha dichiarato Marietta Tidei (Misto), ma è emersa anche la necessità di una maggiore informazione, per contrastare una certa diffidenza nei confronti dei vaccini Astrazeneca e Johnson&Johnson. D’Amato ha ricordato che Astrazeneca per “il Lazio è un vaccino molto importante, che nel mese di maggio sarà somministrato per la seconda volta a 130mila persone e che la campagna vaccinale con Astrazeneca ha contribuito in modo decisivo il numero dei decessi nel Regno Unito”. Su questo tema l’assessore regionale ha espresso l'auspicio che “sia l’Aifa, che per terzietà e autorevolezza è la più credibile, a dire parole chiare su entrambi i vaccini”.

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