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Coronavirus, il Lazio tra le regioni dove è più diffusa Omicron 5: colpisce un positivo su tre

Lo studio condotto dall'Istituto superiore del sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Nel Lazio percentuale più alta della media nazionale

Il Lazio è una delle regioni italiane dove la percentuale di Omicron 5 è più alta, con un positivo su tre che ha proprio la sottovariante BA.5. Questo uno dei dati che emergono dall’indagine rapida condotta il 7 giugno scorso dall'Istituto Superiore della Sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. 

La sottovariante Omicron BA.5 in Italia è al 23,15% di prevalenza, ma in alcune regioni ha superato le altre: in Valle d’Aosta, ad esempio è al 100%, in Basilicata al 70% e in Molise al 50%. Nel Lazio è al 32,5%, sopra sopra la media nazionale così come anche  in Puglia (32,6%) e in Friuli Venezia Giulia (31,1%). 

"Attualmente, non c'è evidenza che le infezioni causate da BA.4 e BA.5 siano associate ad una aumentata gravità delle manifestazioni cliniche rispetto a quelle causate da BA.1 e BA.2", ricorda l'Iss che evidenzia come "nell'attuale scenario è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria”. 

Per quanto riguarda il Lazio, come ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato nei giorni scorsi, nell’ultima settimana c’è stato un aumento del 25% dei casi da coronavirus, ed è aumentata anche l’incidenza che è di 367 casi per 100 mila abitanti (la settimana precedente erano 281). Per questo lo stesso assessore ancora una volta nelle scorse ore, nel commentare i dati dell'ultimo bollettino, ha ricordato l’importanza per i soggetti fragili e per gli over 80 della quarta dose di vaccino. “E’ importante che chi ha più di 80 anni faccia la quarta dose - ha detto -. La prossima settimana prevediamo un recall straordinario e chiederemo ai medici di famiglia e alle farmacie una nuova iniziativa produttiva”. 

Comunque, nonostante la lieve crescita del numero dei casi, nel mese di giugno nel Lazio c’è stato un calo del dato degli attuali positivi che, secondo il bollettino della Regione di ieri, 18 giugno, sono 118.395, mentre a fine maggio sfioravano i 120mila e il 18 maggio scorso erano 140mila. 
 

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