rotate-mobile
L'indagine

Testamento biologico, salgono a 11 comuni che hanno ricevuto e inviato i dati. Nessuna risposta da Latina

Si allarga l'indagine dell'associazione Luca Coscioni, che già lo scorso settembre aveva interessato anche il territorio pontino. Scarsa informazione e ancora troppi ritardi

Sono saliti a 3.700 i Comuni italiani che hanno risposto all'indagine avviata dall'associazione Luca Coscioni, che già nei mesi scorsi ha promosso un accesso agli atti per verificare quante Dat - Disposizioni anticipate di trattamento (o testamento biologico) - siano state ricevute dalle amministrazioni comunali dall'entrata in vigore della legge e quante, ad oggi, siano state effettivamente trasferite alla Banca dati nazionale. L'indagine precedente risale a settembre e aveva evidenziato come Latina fosse tra i pochi capoluoghi di provincia a non aver ancora fornito alcuna risposta all'associazione. Al momento però, nonostante una diffida già inviata, la situazione non è cambiata. 

Intanto, nei 3700 Comuni che hanno risposto, sui complessivi 5.139 interpellati, risultano essere state depositate in totale 171.492 Dat. Restano dunque ancora forti ritardi nell’inserimento da parte dei Comuni delle Dat nella Banca dati nazionale: solo l’88% di quelle depositate alle amministrazioni è infatti effettivamente entrata a far parte della Banca dati. Nel Lazio in particolare, su una popolazione residente di 4.515.451 abitanti, sono appena 11.107 le Dat comunicate dai cittadini ai Comuni (il dato non tiene però conto dei testamenti biologici comunicati presso notai e strutture sanitarie) e 10.033 quelle inviate alla Banca dati centrale. Di fatto una ogni 343 abitanti.

Per quanto riguarda la situazione della provincia pontina, salgono da due agli attuali 11 i comuni  che hanno ricevuto le Disposizioni anticipate di trattamento. Alla data del 12 settembre erano solo Aprilia e Sperlonga, ora si aggiungono Cisterna, Cori, Rocca Massima, Norma, Roccagorga, Fondi, Terracina, Gaeta e Campodimele. Il totale è di 845 Dat depositate e 841 inviate. Alcune amministrazioni hanno dimostrato di mettersi in regola con gli invii e al contempo un numero maggiore di cittadini della provincia ha depositato i testamenti biologici dandone comunicazioni ufficiale agli enti. Ma la situazione è ancora incompleta e anche sul territorio pontino continua a mancare una campagna informativa sul tema.

Nel dettaglio però vediamo che il Comune di Aprilia è ora completamente in regola: se a settembre aveva ricevuto 349 Dat ma non aveva inviata nessuna, a due mesi di distanza ha comunicato alla Banca dati 418 testamenti biologici, la totalità di quelli raccolti fino ad ora (146 abitanti per Dat). E questo è il dato più elevato di tutta la provincia. A Cisterna sono solo 48 su una popolazione complessiva di 36mila abitanti, ma tutte sono state inviate. Il comune di Cori ne conta soltanto una, quello di Fondi 187, Gaeta invece 60, Norma 9 raccolte e 8 inviate, Roccagorga 3, Sperlonga 3 ma nessuna inviata, Terracina 116. I due piccoli Comuni di Campodimele e Rocca Massima hanno invece risposto, comunicando però di non aver ancora ricevuto nessuna disposizione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Testamento biologico, salgono a 11 comuni che hanno ricevuto e inviato i dati. Nessuna risposta da Latina

LatinaToday è in caricamento