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Risonanza magnetica nucleare a Formia, Simeone: "Si rendano noti i primi risultati"

Il consigliere pontino di FI, presidente della commissione regionale Sanità, chiede verifiche su esami e performance ai vertici della Asl

"A distanza di circa due mesi e mezzo dalla sua entrata in funzione ho chiesto ai vertici della Asl di Latina di rendere noti i risultati sulle performance della Risonanza Magnetica Nucleare”. Giuseppe Simeone, consigliere di FI e presidente della commissione Sanità della Regione Lazio interviene sullostrumento diagnostico in funzione presso l'ospedale Dono Svizzero di Formia.

“Lo scorso 15 febbraio la direzione aziendale della Asl - spiega il consigliere pontino - comunicava che si era concluso positivamente l’iter autorizzativo della risonanza magnetica installata presso il presidio ospedaliero. Ho preso atto che, a distanza di oltre sei anni, il nosocomio principale del sud pontino può avvalersi di un’attrezzatura all’avanguardia. Le procedure sono partite nel 2012 e con rammarico devo constatare che solo nel 2019 si è entrati nella fase dell’operatività. Nell’ottica della realizzazione effettiva del Dea di I livello a Formia, così come stabilito dalla Regione Lazio, la valorizzazione delle strutture di questo nosocomio rappresenta un aspetto fondamentale. L’importanza di un’apparecchiatura altamente sofisticata è innegabile, come reputo altrettanto prioritari altri interventi inerenti all’ospedale, sia sul piano strutturale che in termini di risorse umane. In questo senso, appare non più rinviabile l’implementazione della pianta organica del reparto di medicina di urgenza del Dono Svizzero, come pure occorre potenziare il personale il reparto di Cardiologia e l’Emodinamica in maniera adeguata. Non va dimenticato che gli stessi servizi di emergenza-urgenza dell’ospedale di Formia sono riferimento per i pazienti del comprensorio di Terracina e Fondi. Il centro sud della provincia di Latina soffre di isolamento geografico e per questa ragione risulta essere fondamentale dotarlo di strutture efficienti, in grado di produrre risultati concreti per il bene dei nostri cittadini".

"La presenza di un’apparecchiatura dotata di tecnologia di ultima generazione - conclude Simeone - dovrebbe essere accompagnata da un adeguato rafforzamento dell’offerta sanitaria complessiva. Per questi motivi, credo sia opportuno avere riscontri sulla piena operatività di tale strumentazione. Attraverso un primo resoconto sulle performance e sul numero delle prestazioni effettuate, insieme ad una prima stima relativa agli esami da eseguire nell’arco di quest’anno solare. Dopo un’attesa lunga sei anni ritengo doveroso sapere quali siano i risultati prodotti da questo macchinario”.

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