Vespa orientalis: primi interventi di bonifica dei nidi a Formia
Monitorate con attenzione le scuole del territorio dopo le segnalazioni
La vespa orientalis, il calabrone che ha terrorizzato Roma durante l’estate, è stata trovata anche a Formia. Non si parla di singoli esemplari ma di veri e propri nidi, sia in zona di campagna che nel centro abitato della città. Le prime segnalazioni risalivano a metà settembre. Poi, col passare del tempo, si sono fatte sempre più frequenti, tanto che il comune della provincia di Latina è stato costretto ad intervenire per arrestare la diffusione del temuto insetto.
Monitoraggio e bonifica delle scuole
L’amministrazione comunale di Formia ha effettuato, a partire dal 24 settembre, i primi interventi di bonifica dei nidi. Preoccupazione soprattutto per quanto riguarda gli istituti scolastici del territorio. La cittadinanza, infatti, aveva segnalato la presenza della vespa orientalis nelle scuole comunali “Mattej”, “De Amicis”, “Vitruvio Pollione”, “Collodi”. Le strutture sono state prima monitorate e poi bonificate. Sotto osservazione, ovviamente, anche l’area della Pineta di Vindicio.
Tante le segnalazioni
Di concerto con la protezione civile e l’azienda Formia Rifiuti Zero, soggetto che si occupa dei servizi ambientali, il Comune è in continuo contatto con gli istituti scolastici e con gli enti preposti, per monitorare e tenere alta la guardia. L’amministrazione ha invitato i cittadini a prestare particolare cautela in presenza del calabrone e a segnalare la presenza di nidi sul territorio. Soprattutto tramite i social, gli abitanti della zona hanno fatto sapere di aver avvistato l’insetto a piazza Vittoria, largo Paone e nei pressi dell’anfiteatro romano.
“Ci siamo attivati per intervenire su ogni caso che ci è stato segnalato – spiegano, in una nota, il sindaco, Gianluca Taddeo e l’assessore all’ambiente, Eleonora Zangrillo – l’attenzione è alta soprattutto nelle scuole che da poco hanno riaperto. La raccomandazione e l’invito rivolto all’intera cittadinanza è di adottare una serie di precauzioni, evitando il fai da te, non rimuovendo mai i nidi autonomamente e richiedendo sempre l’intervento di soggetti competenti”.