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Il caso

“Tenere accesi i riflettori sul lungomare”: non resti inascoltato il grido di aiuto dei gestori dei chioschi

Un fiume di parole, tanta solidarietà e tanti impegni nei giorni successivi agli incendi dolosi che hanno distrutto due strutture al lido. Ma tutto questo non basta

È arrivato forte il loro grido di aiuto e la richiesta che l’attenzione sul lungomare di Latina, dopo che sarà calato il clamore mediatico di questo giorni, resti alta: a parlare sono stati ieri i gestori dei chioschi che si trovano tra Rio Martino e Capoportiere che si sono fatti sentire al temine di una settimana in cui i due incendi dolosi che hanno distrutto il primo e il quinto chiosco, e quello tentato al quarto, sono stati al centro della cronaca e dell’interesse delle istituzioni. Un fiume di parole, tanta solidarietà e tanti impegni, ma tutto questo non basta. Non vogliono essere lasciati soli, in questo momento e con una stagione balneare praticamente alle porte, e non solo. 

La conferenza organizzata ieri è stata anche l’occasione per una serie di richieste e per avanzare anche delle proposte nel breve e nel lungo termine per una parte di litorale che appare sempre più abbandonata a se stessa. In tutta la politica locale c’è la consapevolezza dell’importanza della marina per una città che deve fare del turismo la sua colonna portante; ma poco viene fatto, e spesso male. I gestori dei chioschi, che hanno costituto un Comitato che li ha ancora più uniti, chiedono alla politica, alle istituzioni di esserci. "Vogliamo che, passata l'urgenza della cronaca, non si spengano i riflettori su questo tratto di lungomare che ha bisogno di più attenzione, di sicurezza e servizi che oggi mancano”. 

Gli incendi che hanno scosso un’intera città impegnata nel voto per le amministrative, hanno suscitato più di qualche sospetto proprio e soprattutto per le tempistiche - il primo rogo c’è stato nella serata della vigilia del voto e il secondo mentre si era nel pieno del scrutinio -. La comunità pontina si è fatta sentire mobilitandosi e partecipando in massa al flash mob organizzato dalle forze del campo progressista, la sindaca Matilde Celentano il giorno dopo il vertice che si è tenuto in Prefettura ha incontrato i titolari delle strutture completamente distrutte dalle fiamme assicurando l’impegno del Comune subito al lavoro per dare risposte rapide. Ma tutto questo non basta. 

I gestori dei chioschi, di quella parte di lungomare in cui poco è stato fatto, chiedono interventi concreti, a breve come a lungo termine. “Tanta solidarietà, pacche sulle spalle ma nessuno che abbia detto vi dilazioniamo il canone. Vorremmo che le istituzioni continuassero a restarci vicine anche quando i riflettori saranno spenti. Per alcuni di noi la stagione è già compromessa”, hanno detto. I danni sono stati ingenti, si parla di decine e decine di migliaia di euro; i gestori hanno già chiesto all'amministrazione di poter montare per questa stagione, in deroga ai requisiti richiesti dal bando, strutture diverse e più leggere, il sostegno con un finanziamento e avere la possibilità di aprire anche dopo l’estate. Hanno chiesto più sicurezza, telecamere, il ripristino del doppio senso di marcia e navette per il trasporto, come anche l’istituzione di un tavolo permanente. 

Insomma loro, nonostante il duro colpo, ci sono. E il loro grido di aiuto non può rimanere inascoltato. 

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