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Aerospazio, Kepler vince il Copernicus Hackathon Hack4sea

Sul podio della competizione di open innovation dalla Regione Lazio tre progetti per garantire la salvaguardia della blue economy e della fauna marina

Cinquantacinque partecipanti e tredici team in gara di cui tre vincitori. Questi i numeri della due giorni Copernicus Hackathon HACK4SEA organizzata dalla Regione Lazio tramite Lazio Innova, assieme a Geo-K (Spin-off Università di Tor Vergata) e l’associazione di PMI Lazio Connect in collaborazione con la Commissione Europea. Un evento reso possibile anche grazie a importanti e prestigiosi partner come l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana, la Direzione Marittima del Lazio, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’Arpa Lazio, Castalia, GEOsmartcampus.

Teatro della “contesa” il Castello di Santa Severa, uno dei luoghi più suggestivi del Lazio che ha ospitato per 36 ore i team scesi in competizione per ideare soluzioni, prodotti e applicazioni in ambito marino. Focus della challenge sono stati infatti il mare e la blue economy e una particolare attenzione è stata rivolta alle questioni dei servizi portuali, della protezione ambientale e dell’erosione costiera, della qualità del cibo, della fauna ittica e del turismo ecologico.

Primo classificato il team Kelper con il progetto Nethuns che ha vinto un premio del valore di 3.000 euro grazie all’applicazione che monitora alcune specie marine come balenottere, delfini e capodogli, con l’obiettivo di proteggere l’ambiente, sensibilizzare i turisti nei confronti dell’ecosistema marino e favorire il whale watching. Il sistema si basa sull’integrazione dei dati satellitari e dei servizi Copernicus con le osservazioni sul posto, per ottenere mappe con la massima probabilità di avvistamento delle specie marine.

A Sea Quality è andato invece il secondo premio del valore di 1.000 euro grazie al progetto per la qualità del cibo proveniente dal mare che l’obiettivo di certificare lo stato di salute del mare e della fauna ittica. L’idea vincente propone di controllare le acque, combinando i dati satellitari Copernicus con lo studio del rischio degli sversamenti inquinanti dalle navi, attraverso sistemi ROV (Remotely Operated Vehicle) subacquei per l’ispezione marina.

Terzo classificato Shield Fish che ha proposto un servizio di analisi dei rischi basati sull’utilizzo dei dati Copernicus e di ARPA Lazio per monitorare la condizione di ricchezza di sostanze nutritive in ambiente marino. Il progetto vuole prevenire il rischio derivante dalla mancata rilevazione delle fioriture algali dannose, assicurando la qualità della coltivazione dei molluschi nelle acque del Mediterraneo.

I tre vincitori avranno inoltre la possibilità di sviluppare la propria idea in collaborazione con lo Spazio Attivo di Civitavecchia e lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova.

Collocato nell’area del Tecnopolo Tiburtino, lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo ospita progetti d’impresa e startup innovative che operano prevalentemente nella filiera delle applicazioni della Space Economy. È inoltre sede dell’unico Incubatore italiano certificato ESA BIC (Business Incubation Centre) all’interno del Programma di Trasferimento Tecnologico (TTP) dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Interessanti e di rilievo anche gli progetti in gara che hanno sviluppato nuovi prototipi e POC di software grazie agli open data satellitari del programma Copernicus e ai dati locali forniti da ARPA Lazio con l’obiettivo di valorizzare la costa laziale, renderla più attraente e sicura per i turisti, migliorando la qualità della vita di tutti noi.

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