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La vernice che depotenzia il Covid: il brevetto di un'azienda di Latina finanziato dall'Ue

Loggia Industria Vernici ha messo alla prova la sua pittura lavabile Umana sul SARS-Cov-2. Che agisce anche "sugli inquinanti ambientali o su batteri dannosi”

Prendere un processo conosciuto e testarlo sull’emergenza che stiamo vivendo: così si è mossa Loggia Industria Vernici, un’azienda di Latina che nella sua pittura igienizzante ha scoperto un’azione virucida efficace anche contro il SARS-CoV-2. È un prodotto che “pulisce” l’aria che entra nelle nostre case, nelle scuole, negli uffici.

“La tematica dell’inquinamento dell’aria esisteva prima del Covid e continuerà a esistere” spiega Flavia Loggia (qui sotto in foto), marketing manager di Loggia Industria Vernici. “Abbiamo pensato a una vernice che possa agire non solo sul virus, ma anche sugli inquinanti ambientali o su batteri dannosi”.

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Di cosa si occupa la vostra azienda?
Noi operiamo da quarant’anni nel settore dei prodotti vernicianti, sia per l’edilizia che per l’industria. Il nostro core business è il decor.

Qual è la caratteristica specifica di Loggia Vernici?
La ricerca e l’innovazione. La nostra non è un’azienda che si limita alla produzione e vendita di vernici, ma i nostri prodotti sono frutto di una ricerca continua e portata avanti da anni in un laboratorio interno. Questo ci ha permesso di rinnovare la produzione e diversificarla, aprendoci una strada importante sul mercato internazionale. Per esempio abbiamo studiato una linea di vernici che diano nuova vita a materiali che altrimenti verrebbero buttati, mobili, pavimenti e porte compresi.

Nasce da questo la vernice Umana?
Esattamente. E infatti per questo prodotto siamo stati premiati dall’Associazione Nazionale Giovani Imprenditori, l’ANGI. Si tratta di una semplice vernice lavabile che è fotocatalitica, che cioè riduce od ossida alcune sostanze indesiderate attraverso un processo chimico. Ha un’azione igienizzante e antibatterica, quindi abbatte formaldeide, batteri, smog. E virus, compreso il SARS-CoV-2  che abbiamo imparato a temere in questo anno. Esistevano già pitture fotocatalitiche di questo tipo ma sono minerali e per questo motivo possono essere usate solo all’esterno. Umana no, va bene anche per le pareti interne, perché ha una componente organica che la rende lavabile.

Come funziona il processo di fotocatalisi?
È un processo igienizzante naturale: all’interno della vernice c’è biossido di titanio, che in presenza di luce e acqua (quindi anche umidità) si attiva e produce radicali liberi che attaccano gli elementi organici dannosi per l’organismo e li neutralizzano, rendendoli inerti. Il processo si attiva anche se la luce non è solare ma da illuminazione elettrica. La parete in questo modo è continuamente pulita. In realtà il raggio d’azione della pittura Umana è più ampio, perché diffonde nell’aria le particelle di cui abbiamo parlato prima. 

La pittura è stata testata e brevettata?
Sì. Il nostro laboratorio ha collaborato con un altro laboratorio di ricerca esterno, il Labanalysis, che è accreditato dall’Istituto Superiore di Sanità e ha acquistato negli Stati Uniti il virus inattivato al calore per renderlo maneggiabile, conducendo i test sul prodotto. È la prima vernice testata per il SARS-CoV-2. Per quanto riguarda il brevetto, anche questa è una grande innovazione: si chiama SARC, Sistema Antiossidante a Rilascio Controllato, proprio perché il prodotto rilascia in modo controllato nel tempo delle sostanze antiossidanti che preservano la pittura stessa, in modo che non venga degradata. Come abbiamo detto infatti la pittura è lavabile e quindi contiene elementi organici, gli stessi che vengono degradati dal biossido di titanio. Ma la vernice è stata studiata perché sia in grado di proteggersi da questa azione. Questo elemento della produzione è stato seguito attentamente dai nostri ricercatori interni: si tratta in realtà di un progetto in partnership con il Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma e con il Pa.L.Mer, il Parco Scientifico Tecnologico del Lazio Meridionale. I finanziamenti sono europei, del Fondo di Sviluppo Regionale.

Come affrontate il tema della sostenibilità ambientale?
Per noi è molto importante. La vernice Umana fa parte della linea di prodotti Green, e anche per questo è stata premiata da ANGI. Per questo prodotto siamo anche partner di Legambiente, che ne ha riconosciuto le qualità di sostenibilità ambientale. Anche il nostro packaging è sostenibile, e proponiamo il secchio come contenitore per la raccolta differenziata. Con Legambiente stiamo lavorando al rimboschimento di un parco di Roma: a ogni acquisto del prodotto piantiamo un albero.

Voi siete un’azienda che fa ricerca: quanto questo tema è importante per il rilancio dell’Italia dopo la crisi economica dovuta alla pandemia?
Senza ricerca non esiste innovazione, e senza innovazione non si possono produrre beni che siano attuali e adatti a un mercato che chiede sempre più specificità. È fondamentale andare a cercare soluzioni concrete, mirate e precise per i problemi che affrontiamo nella quotidianità: per anticiparli addirittura.

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