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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Centro donna Lilith presenta il "Filo di Arianna": recupero della memoria storica dell'associazione

Il progetto nasce da un finanziamento regionale e punta a conservare e valorizzare un patrimonio di materiale sconosciuto che racconta la storia della città e dell'associazione

Il Centro Donna Lilith apre i suoi archivi e mette a disposizione della città il suo patrimonio di memoria, fatto di foto, appunti, interventi, opuscoli e manifesti, attraverso cui è possibile ripercorrere la storia dell'associazione sul territorio pontino, ma anche le lotte e le battaglie delle donne. Lo fa attraverso il progetto "Il Filo di Arianna", con cui ha partecipato e vinto un bando della Regione Lazio "Azioni per la conservazione e promozione della storia e della cultura delle donne, azioni di sostegno della libertà femminile e prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere". 

Con questo progetto, avviato e ancora in corso, il Centro Lilith, che da 37 anni opera sul territorio, intende recuperare e valorizzare un corposo materiale, la cosiddetta "letteratura grigia", cioè una vasta area di documenti non convenzionali fatta appunto di opuscoli, volantini, manifesti e articoli di giornale, indispensabile per non disperdere la memoria e per tramandare la storia alle generazioni future, contribuendo così alla costruzione di un'identità culturale senza stereotipi e pregiudizi. "In questi documenti - spiega la presidente del Centro, Francesca Innocenti - c'è tutta la nostra storia, anche da prima della nostra fondazione, dal '76, quando esisteva solo un collettivo. Ci sono anni caldi, riforme, battaglie sui diritti e in generale tutto un fermento culturale che riguardava le grandi città del Paese ma che ha interessato anche la nostra città. Io stessa - racconta - guardando questo materiale, ho ritrovato report del periodo tra il '76 e l'86, che riguardavano il dirittto alla salute della donne, il rispetto dei corpi, l'aborto. Ed è stato importante vedere tematiche ancora attuali". 

Alla presentazione del progetto, anche l'assessora alle Pari opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati: "Con questo progetto - ha spiegato - sostieniamo anche la parte culturale e siamo orgogliose perché consente di dare lustro alla 'letteratura grigia', che non diventerà mai nota se non accompagnata da un'adeguata attività di promozione. Il Filo di Arianna ha un valore importante per far emergere la storia del pensiero femminista. Ho ereditato questo assessorato da due anni e ho scoperto esperienze importanti sui territori. Questa rappresenta anche un'azione di prevenzione fondamentale, perché abbiamo generazioni e pezzi di società a cui non riusciamo ad arrivare". 

"Il filo - ha spiegato anche Patrizia Amodio - è la tela delle istituzioni e delle associazioni, non è un caso dunque che il progetto che si intitoli così. Vogliamo ora conservare questo archivio e valorizzarlo, mettendolo a disposizione della città, delle scuole, degli studenti. E chiediamo anche di aiutarci con la campagna 'Regala un mattoncino per costruire la memoria e la storia delle donne della tua città', inviando e donandoci il materiale a disposizione. Tutto sarà catalogato online e disponibile nella sede dell'associazione per creare uno spazio strutturato aperto a tutti, un luogo di aggregazione e incontro per le donne, ma anche per insegnanti e studenti".

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