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Tutto sulla Roma-Latina: Impresa incontra il presidente della commissione regionale Patanè

Il punto della situazione sull'iter dell'infrastruttura con il rappresentante della Regione Lazio, presidente della commissione Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità

Impresa, Associazione dell’industria e delle piccole e medie imprese consolida i rapporti con la Regione Lazio. Dopo l’incontro con il vicepresidente della Regione Daniele Leodori in occasione del Focus di presentazione del bando regionale sulla digitalizzazione delle imprese, il 16 giugno scorso il consiglio direttivo composto da 30 imprenditori ha invitato a partecipare ai lavori Eugenio Patanè, consigliere regionale del Lazio e presidente della VI commissione – Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti della Pisana. All’ordine del giorno la Roma- Latina, opera su cui, grazie alla presenza del consigliere Patanè, è stato possibile conoscere tutti gli aggiornamenti.

La mancanza di questa fondamentale infrastruttura viaria, strategica a livello nazionale in quanto collegamento fondamentale del centro sud con il centro nord del Lazio, nuoce ormai da anni gli imprenditori della regione. “Il peso maggiore di questa mancanza - dichiara il presidente Giampaolo Olivetti – ricade soprattutto sugli imprenditori della provincia di Latina, che dal punto di vista economico arretra ormai da anni rispetto a quei distretti industriali che diversamente sono dotati di un collegamento con l’autostrada. Per questo motivo le imprese pontine hanno perso fatturato e posizioni di mercato e hanno dovuto in alcuni casi rinunciare a commesse di lavoro importanti in quanto valutate antieconomiche a causa degli alti costi del trasporto su gomma; inoltre grandi gruppi industriali hanno rinunciato ad investire sul nostro territorio mentre altri lo hanno abbandonato poiché la mancanza del collegamento con l’autostrada ha reso il comparto industriale del nostro territorio meno competitivo di altri. Gli imprenditori non sanno più come farsi ascoltare dalla politica ed è stato fatto già tutto, decine di tavoli con tutte le parti sociali, bloccate le strade, sono state fatte 1000 manifestazioni di protesta senza alcun risultato. Speriamo che questa sia la volta buona.”

Il consigliere Patanè ha ricostruito l'iter del progetto della Roma-Latina, dalla delibera del Cipe che autorizzò la realizzazione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone: 468 milioni di euro, fondi stanziati dallo Stato, parte del costo complessivo dell’opera di 2 miliardi e 7 centomila euro, di cui 645 milioni di euro per la Cisterna-Valmontone, il resto per la Roma-Latina. A marzo 2008 fu costituita la società mista Autostrade del Lazio S.p.A. (costituita per il 50% dalla Regione Lazio e 50% da ANAS) quale soggetto aggiudicatore per il compimento di tutte le attività inerenti alla procedura di evidenza pubblica, vale a dire il bando di gara. La gara fu aggiudicata nel 2016 al Consorzio Stabile SIS, che gareggiò con un altro competitor, che fece ricorso interrompendo così l’iter che si era avviato. Poi, le recenti sentenze del Consiglio di Stato del 2018 e 2019, con cui i giudici hanno annullato in parte i documenti di gara, restituendo l’iniziativa ad Autostrade del Lazio, la stazione appaltante. 

“Entrando nello specifico del progetto la Cisterna-Valmontone - ha spiegato Patané - sarà un tracciato con caratteristiche autostradali, ma senza pedaggio, mentre la Roma-Latina sarà un’autostrada con pedaggio più basso, per rendere sostenibili i costi sostenuti dal MIT e Regione Lazio (circa 300 mln e 300 mln in parti uguali a valere sui fondi di coesione 2021) è stata fatta un’ottimizzazione nell’ottica di suolo pubblico. Il risparmio è di circa 10% rispetto ai costi iniziali. La Cisterna-Valmontone, essendo indipendente dal tracciato della Roma – Latina, potrebbe partire con tempi più rapidi perché la progettazione definitiva viene fatta entro l’anno e i tempi di realizzazione sono di 6 anni; viene realizzata come una strada statale, non ha pedaggi, la facciamo con soldi della Regione e sarà collegata alla Pontina. Per quando riguarda il tracciato della Roma – Latina i lavori dell’opera si svolgeranno in 2 fasi: la prima, il cui costo previsto è di 1 miliardo e 4, riguarda il tratto da Roma fino a Pomezia, quindi l’aggancio della Roma-Latina alla Roma-Fiumicino, più precisamente da Tor de Cenci all’aggancio Roma-Fiumicino. Sono previste quali opere connesse la tangenziale di Lariano, l’asse Velletri-Cori e il collegamento con la Nettunense. Rispetto al 2010 sono mutate le condizioni stradali, sono state fatte le complanari, da Tor de Cenci ci colleghiamo direttamente alla Roma-Fiumicino senza il tracciato parallelo. È saltata per il momento la tangenziale di Latina ciò significa che arriveremo a Latina in un secondo momento, mi riferisco al secondo lotto (costo circa 700 mln) da dopo Pomezia nord fino a Latina. Il primo lotto (aggancio Roma-Fiumicino fino a Pomezia) dall’approvazione del progetto definitivo entrerà in esercizio dopo 5-6 anni; per l’altro dal 7° anno dall’approvazione del piano definitivo aggiornato.Per quanto riguarda gli ostacoli giuridici da superare attraverso un restyling della società Autostrade del Lazio (ricapitalizzazione, nuova distribuzione delle quote e nuove funzioni) dovrebbe decadere la sentenza del Consiglio di Stato per mancanza dell’oggetto, a quel punto la progettazione definitiva può essere fatta rapidamente entro fine di quest’anno. Se la decisione dovesse essere impugnata al TAR, ciò comporterebbe ulteriori ritardi importanti. Intanto l’obiettivo è quello di trasformare la società Autostrade del Lazio da soggetto aggiudicatore per il compimento di attività per l’evidenza pubblica a soggetto concessionario del MIT, che diverrebbe il nuovo concedente. Preliminarmente quindi sarebbe necessaria oltre che la ricapitalizzazione di Autostrade del Lazio anche una modifica sulle quote di partecipazione del capitale da parte dei soci: da 50% ANAS e 50% Regione Lazio, a 80% ANAS e 20% Regione Lazio. Tutti gli attori della vicenda (MIT, Regione Lazio, ANAS, ASTRAL) sono d’accordo sulla strada da percorrere progettuale e piano economico finanziario. La speranza e l’obiettivo è che tutto questo possa essere appianato in un processo governato dei passaggi.”

“Considerato che per i prossimi anni continueremo a circolare sulla Pontina - dichiara il direttore Saverio Motolese - ci chiediamo se l’Anas ha previsto lavori anche per la messa in sicurezza della strada. Stanno crescendo alberi ed arbusti pericolosi, perché se ti distrai trovi il ramo di un albero al centro della carreggiata. Sono inesistenti in alcuni tratti i guardrail, lo sfalcio non ancora effettuato; la manutenzione poteva esser fatta nel periodo del lockdown visto che non ha circolato nessuno per tre mesi sulla Pontina. Per non parlare del grave problema del limite di velocità imposto di 60 km orari.Per questi motivi Impresa si è fatta carico di inviare una lettera circostanziata all’Anas per sollecitare la manutenzione e la pulizia del manto stradale della Pontina, nella speranza di poter continuare a circolare in sicurezza". 

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