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Karibu e Aid, il prefetto riunisce sindacati e cooperative

Al centro dell'incontro il tema dei dipendenti che rischiano di restare senza lavoro

Si è svolto oggi, 15 dicembre, in Prefettura, un tavolo di confronto per fare il punto della situazione sulle cooperative che si occupano dell'accoglienza dei migranti sul territorio pontino. Un incontro programmato proprio in seguito a fatti di cronaca che hanno coinvolto la cooperativa Karibu e il consorzio Aid. La preoccupazione è legata soprattutto ai lavoratori impegnati nel settore, che dopo la rescissione dei contratti con la prefettura rischiano di restare senza occupazione. L'appello del prefetto Maurizio Falco è stato quello di proteggere la dignità degli stranieri che non possono essere oggetto di trattamenti minimali. Si è parlato inoltre di un'accoglienza di qualità e soprattutto di mettere in campo una formazione mirata all'insegnamento della lingua italiana che porterebbe a una maggiore comprensione e libertà da parte degli stessi stranieri, anche per favorire una piena collaborazione con le istituzioni. Passaggio fondamentale è stata l'ipotesi di un protocollo.

"Condivido pienamente il pensiero delle istituzioni - ha commentato il segretario generale della Cisl Roberto Cecere - e mi auguro soprattutto che il nostro territorio eroghi un servizio dell'accoglienza che guardi allo sviluppo umano delle persone, affinché la loro presenza possa essere utile nei vari comparti dove oggi non è facile reperire manodopera. Ringrazio tutti i lavoratori del suddetto comparto, auspicando una loro maggiore tutela, affinché si facciano tutti gli sforzi possibili per garantire sicurezza occupazionale e qualità del lavoro". 

L'incontro è stato valutato positivamente anche dalla Uiltucs che ha seguito la vertenza legata agli stipendi non pagati ad alcuni lavoratori di Aid e Karibu: "Il prefetto Maurizio Falco ha chiesto senso di responsabilità nella  ricollocazione del personale oggi disoccupato per le note vicende causate da Karibu e Consorzio Aid  - ha spiegato il segretario Gianfranco Cartisano - Come organizzazione sindacale abbiamo spiegato il dramma  e le difficoltà di rimanere senza lavoro per causa dei datori di lavoro oggi sotto inchiesta. Il tavolo di oggi ha delineato la strada, un confronto permanente anche tecnico finalizzato alla ricollocazione del personale. Abbiamo infatti l'esigenza di non perdere queste figure professionali, mediatori, operatore sociali assistenti e altre figure professionali chehanno espresso la vera accoglienza,

La riunione in prefettura arriva prioprio nel giorno in cui è stata data esecuzione a misure interdittive a carico dei membri del Cda della cooperativa Karibu e a un sequestro preventivo per equivalente di 650mila euro. "Come è noto la Uiltucs - prosegue Cartisano - ha già da tempo segnalato a tutti gli enti preposti le molteplici e gravi violazioni degli obblighi datoriali da parte di Karibu e Aid, a danno di numerosi lavoratori e iscritti al nostro sindacato. In considerazione dei recenti sviluppi investigativi abbiamo ritenuto doveroso ampliare la sfera di tutela dei dipendenti e per questa ragione il sindacato ha conferito incarico all'avvocato Renato Archidiacono di approntare le opportune iniziative che potranno tutelare, anche in sede penale, i diritti dei lavoratori".
 

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