Karibu e Aid: incontro in prefettura per i lavoratori da ricollocare
Il punto con il sindacato Ulitucs, che chiede la garanzia occupazione per i dipendenti e un sistema di gestione virtuoso e rispettoso
Pagamento degli stipendi arretrati e ricollocazione dei lavoratori nelle altre cooperative affidatarie del servizio di accoglienza dei migranti. Sono queste le richieste avanzate dalla Uiltucs sul caso che riguarda la cooperativa Karibu e il consorzio Aid, dopo che la prefettura di Latina ha rescisso il contratto per la gestione dei Centri di accoglienza straordinaria. Proprio ieri, lunedì 5 dicembre, si è tenuto un incontro con il prefetto Maurizio Falco in cui sono ufficializzate le richieste e si è fatto il punto della situazione.
"Come Uiltucs - spiega il segretario Gianfranco Cartisano - abbiamo la necessita' di rispristinare un modello di politiche nel settore dell'accoglienza e dell'integrazione diverso, virtuoso e soprattutto dignitoso per i lavoratori. I soggetti che gestiscono ora i Cas possono e debbono tener conto di questa forza lavoro devastata da una cattiva gestione. Non possiamo perdere e abbandonare i lavoratori, lo spazio occupazionale esiste. Chiediamo di convocare tutte le parti del comparto accoglienza e voltare una brutta pagina". In un documento consegnato al prefetto il sindacato chiede dunque la convocazione di tutti i soggetti affidatari dei servizi (le cooperative Quadrifoglio, Astrolabio e Diaconia che hanno preso in carico i migranti che erano ospitati nei Cas gestiti da Aid), insieme ad altri operatori della provincia che operano nel comparto dell'accoglienza.
Il primo passo è però capire il numero preciso di lavoratori coinvolti e in attesa di una ricollocazione. In base ai primi conteggi della prefettura risultano circa 7 dipendenti Aid, ma non si esclude che il problema possa essere più ampio. Per alcuni di loro, secondo le prime informazioni, potrebbe essere possibile una ricollocazione.