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Martedì, 16 Aprile 2024
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Coronavirus: Lazio in zona arancione. Nuove restrizioni anche per la provincia di Latina

La decisione del ministro Speranza pronto a firmare l’ordinanza. Assessore D’Amato: “Ci aspettano settimane difficili”

Il Lazio e la provincia di Latina sono in zona arancione. Da quanto si apprende il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, è pronto a firmare una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio. Con il provvedimento anche il Lazio, che è sempre stato in zona gialla, per la prima volta - salvo durante le festività natalizie e secondo quanto disposto dal Governo con il decreto Natale per il contenimento della diffusione del coronavirus - sarà dunque in zona arancione insieme ad altre 8 regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta.

Da domenica 17 gennaio, questa sarà la suddivisione in zone per l’Italia: 
- zona rossa: Lombardia, Sicilia, Provincia Autonoma di Bolzano; 
- zona arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D'Aosta, Veneto;
- zona gialla: Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana, Provincia Autonoma di Trento.

D’Amato: “Ci aspettano settimane difficili”

Ad annunciare già in giornata il passaggio del Lazio in zona arancione anche l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “Il valore dell'indice Rt nel Lazio è superiore a 1, da domenica saremo in zona arancione - ha detto l’assessore nel corso del suo intervento all'Università Sapienza di Roma per la presentazione del nuovo direttore generale del Policlinico Umberto I -. E' la prima volta che la Regione cambia colore, siamo sempre stati in giallo. Ci aspettano settimane difficili, c'è una situazione di cautela dove servono rigore e prudenza”.

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Lazio in zona arancione: le nuove misure

Misure più restrittive, dunque, anche per la provincia di Latina e per il Lazio a partire dal 17 gennaio. Bar e ristoranti saranno chiusi sette giorni su sette, con il solo asporto consentito. Aperti i negozi, ma chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole che resteranno aperti. Resta valido il coprifuoco dalle 22 alle 5 e non si potrà uscire dal proprio comune se non per ragioni di lavoro, salute e necessità mentre ci si potrà spostare fino a 30 chilometri dal comune se si risiede in un centro con meno di 5mila abitanti, ma non verso i capoluoghi. In ogni caso si potrà raggiungere la seconda casa. Si potrà fare visita a parenti e amici, ma solo due persone (oltre ai minori di 14 anni) e non più di una volta al giorno.

Zona arancione: quando serve l'autocertificazione

Nella zona arancione l'autocertificazione serve per spostarsi nelle ore del coprifuoco quando gli spostamenti sono autorizzati solo per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza. Nell’autocertificazione il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da: esigenze di lavoro; motivi di salute; altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio. 

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