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A Latina e nel Lazio ultimo fine settimana in zona arancione: da lunedì zona gialla

Tutte le regole da rispettare nell'ultimo weekend di gennaio e le aperture previste invece a partire da lunedì 1 febbraio

Latina e il Lazio in zona gialla di nuovo da lunedì 1 febbraio. Sulla base dei dati dell'Istituto Superiore di Sanità il ministro della Salute Roberto Speranza ja riammesso la regione nella fascia di rischio e restrizioni più moderata. Il rebus è stato risolto nella serata di venerdì 29 gennaio quando è stato annunciato che l'entrata in vigore della zona gialla sarebbe partita da lunedì.

L'appello di Zingaretti: "Manteniamo alta l'attenzione"

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha però fatto un appello alla cautela: "La permanenza in fascia arancione,  grazie alla collaborazione di tutti - ha commentato - è durata solo 2 settimane. Una buona notizia che darà respiro all’economia. Ora però dobbiamo fare attenzione a non gettare a mare i sacrifici fatti in queste settimane. Manteniamo  alto il livello di attenzione, evitiamo gli assembramenti, rispettiamo le norme di precauzione o i contagi saliranno di nuovo. Faccio un appello agli esercenti dei locali: continuate a far rispettare tutte le regole, soprattutto le presenze al chiuso e i distanziamenti ai tavoli; è fondamentale per  tenere bassi i contagi e rimanere  in fascia gialla”.

Week end ancora in zona arancione: le regole

Oggi e domani, sabato 30 e domenica 31 gennaio, quindi, si resta in zona arancione: non saranno consentiti gli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza e rimarranno chiusi bar, ristoranti e pasticcerie. Sarà consentito soltanto il servizio da asporto e saranno invece aperti i negozi fino alle 21. Gli spostamenti all'interno del proprio comune sono liberi dalle 5 alle 22, mentre dalle 22 alle 5 di mattina sono consentiti soltanto spostamenti per lavoro o motivi di salute per i quali è necessario presentare un'autocertificazione.

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Le regole del Lazio in zona gialla dal 1 febbraio

Da lunedì 1 febbraio invece ristoranti e bar potranno riaprire i battenti e accogliere i cittadini, ma sempre nel rispetto delle misure di contenimento del covid e solo fino alle 18. Il coprifuoco resta fissato dalle 22 fino alle 5. Dopo quell'ora ci si può muovere solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per spostarsi in quegli orari bisognerà fare un’autocertificazione. Resta l’obbligo di mascherina anche all’aperto, a eccezione dei bambini sotto ai sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie. Fino al 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Le scuole superiori adottano la didattica in presenza almeno al 50% ed entro il limite del 75 per cento. Per medie ed elementari resta la didattica in presenza, ma con l’obbligo di mascherina per i bambini con più di sei anni. Le università organizzano la didattica con le autorità regionali. Per bar e ristoranti restano le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì tranne nei giorni festivi. Rimangono chiusi i cinema, i teatri, le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme, i centri benessere. I negozi sono aperti ma i centri commerciali sono chiusi nel weekend. 

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