rotate-mobile
Attualità

"Storie di resistenza creativa": le esperienze di inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza

Presentato oggi l'incontro tra il progetto di pelletteria La.b e il laboratorio di sartoria della cooperativa Eva di Caserta

Due progetti nati in città e realtà diverse ma con un obiettivo comune: ridare fiducia alle donne vittime di violenza e costruire per loro una reale integrazione lavorativa e un'autonomia economica che possa restituire loro la libertà. Uno si chiama La.b. ed è un laboratorio artigianale di pelletteria che ha debuttato a Latina nel 2020 nell'ambito del percorso Ilma (Io lavoro per la mia autonomia), in collaborazione con il Comune e il Centro donna Lilith. L'altro è invece il laboratorio di sartoria creato a Caserta dalla cooperativa Eva e operativo in due immobili confiscati a Casal di Principe. Una realtà questa che conta oggi 25 socie e 40 dipendenti.

A presentare le due esperienze, raccolte sotto come "Storie di resistenza creativa", che ora si uniscono in un'esposizione dei prodotti presso la sede del La.b. in via Umberto I 27 a Latina, è stata la presidente del Centro Lilith Francesca Innocenti: "Tutto questo nasce dalla volontà di mettere in comunicazione delle buone pratiche nell'ambito dell'inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza. Dal 2019 noi abbiamo lavorato al reinserimento perché solo attraversp l'autonomia economica le donne vittime di violenza possono tornare a essere libere. Ma l'autonomia è tutta da costruire: lavoriamo con i loro sogni mettendoli su un piano di realtà. L'obiettivo è che le donne riescano a percepire le loro capacità anche al di fuori del lavoro di cura e acquisiscano autostima e fiducia nelle loro capacità. Da queste premesse è nato il progetto Ilma e poi il La.b. Un'altra azione importante che facciamo con questo percorso - ha aggiunto la presidente del Centro Lilith - è testimoniare che i fondi pubblici non sono andati persi. Abbiamo anzi dato gambe a una start up di impresa, che ogni anno continua a includere donne che escono dalla violenza". La.b. dunque, specializzato nella lavorazione delle pelli di bufala per la creazione di accessori di moda, si unisce all'esperienza creativa della cooperativa Eva, rappresentata dalla presidente Daniela Santarpia: "Anche noi - spiega - lavoriamo con le donne vittime di violenza e sappiamo che bisogna intervenire sull'autonomia economica. Dal 2012 Eva Lab è il terzo laboratorio messo in campo dalla cooperativa. Ogni laboratorio è una palestra di competenze. Il laboratorio di sartoria nasce a Casale di Principe nel 2020 e lavora all'interno di due beni confiscati. Nasce all'inizio, fra mille difficoltà, per la produzione di mascherine donate alla rete antiviolenza di tutta Italia. Poi cominciamo a lavorare tessuti particolarmente preziosi, come le sete di San Leucio e oggi sete donate da importanti case di moda. Attraverso la lavorazione le donne ricominciano a tessere la loro vita".

A rappresentare invece l'esperienza di La.B. è Mara De Longis, fondatrice del progetto di Latina. "Nel 2019 la nostra sembrava una missione utopica - racconta - Oggi invece ritrovarci qui a confrontarci con un'altra realtà è un risultato straordinario. C'è una storia che lega i nostri percorsi al territorio. Anche noi abbiamo tratto dal territorio la nostra ricchezza pur lavorando un materiale povero e di scarto, come appunto la pelle di bufala. Queste due esperienze non sono nate insieme ma si sono armonizzate trovando straordinarie affinità di obiettivi e di storia". A raccontare l'esperienza di lavoro dentro La.b. è anche Sofia Salvati, una delle donne che fin dall'inizio è stata inserita nel progetto e che oggi è di fatto una dipendente del laboratorio di pelletteria. "E' iniziato tutto dopo un percorso fatto con il Centro Donna - spiega - in un momento in cui non avevo alcuna aspettativa. Non avevo visione del mio futuro. Per me era solo un tentativo. Ma andando avanti ho imparato la fiducia nelle relazioni umane e nel lavoro, in me stessa soprattutto".

Dopo le presentazioni ufficiali dei due progetti, presso il La.b. di via Umberto I, a Latina, è stata inaugurata un'esposizione dei prodotti sartoriali e di pelletteria aperta al pubblico.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Storie di resistenza creativa": le esperienze di inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza

LatinaToday è in caricamento