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Cittadini del mondo, gli studenti del liceo classico in missione all'Onu

Sedici ragazzi hanno partecipato a New York al progetto “Global Citizens Model United Nations”. Per due di loro anche una menzione speciale

Dal 24 marzo al primo aprile 2022 una delegazione di 16 studenti del liceo classico Dante Alighieri di Latina è stata a New York per il progetto “Global Citizens Model United Nations”. Qui i ragazzi hanno avuto l’opportunità di simulare conferenze delle Nazioni Unite in lingua inglese insieme a studenti provenienti da tutto il mondo: America, Francia, Africa, Cina. Dopo 3 intensi giorni di dibattito, 5 risoluzioni sono state redatte e le rispettive votazioni hanno avuto esito positivo durante la cerimonia conclusiva. In particolare, è stato regolato l’uso delle armi letali autonome grazie alla risoluzione della prima commissione della General Assembly e finalmente delle leggi inclusive nei confronti della comunità LGBTQ+ sono state proposte dalla commissione SOCHUM.

Nelle rispettive commissioni due alunni dell' Alighieri di Latina, Carlotta Terzariol e Paolo Marcelli, si sono distinti per il loro operato, riuscendo ad ottenere due “Honorable Mentions”. Carlotta Terzariol, a New York in qualità di Best Delegate di IMUN Roma 2022  racconta così la sua cerimonia conclusiva: “Aver avuto l’opportunità di pronunciare un discorso di fronte alla General Assembly è stato un onore e un orgoglio, ma ciò che più mi ha fatto emozionare è stato vedere come dallo scoraggiamento del primo giorno, denso di fraintendimenti e pregiudizi l’uno verso l’altro, la commissione sia arrivata ad un accordo e membri di alleanze opposte abbiano collaborato attivamente per redigere una risoluzione unica che andasse incontro alle necessità di ogni paese senza sfavorire nessuno. Per qualche giorno abbiamo creduto di poter rendere veramente il mondo una comunità informata e consapevole dei rischi di un conflitto militare tra stati al giorno d’oggi, tema più che mai attuale, purtroppo”.

Paolo Marcelli, invece, racconta: “La cosa più bella di quest’esperienza non è stata solo il viaggio, bensì l’opportunità di confrontarsi con persone e paesi che la pensano diversamente da te. Questo progetto ti da l’opportunità di “elevarti” e di vedere le cose dall’alto e da una prospettiva del tutto nuova. Rappresentare la Guinea Equatoriale e doversi confrontare con i delegati della Russia e della Cina, ad esempio, che dovevano fingere di essere omofobi è stato complesso e divertente allo stesso tempo. Inoltre, tutte le persone che ho conosciuto durante la simulazione sono diventati amici con cui condivido una cosa in comune, ovvero la possibilità di credere in un mondo migliore in cui vivere.”

Oltre la simulazione e le visite per la città, gli alunni hanno avuto l’opportunità di incontrare veri delegati che operano in collaborazione con le Nazioni Unite e condividere con loro una sessione in cui gli è stata data la possibilità di porgli domande riguardo la loro missione, ciò che li occupa 24/7. Inoltre, durante la cerimonia conclusiva, Martin Luther King III, attivista per la tutela dei diritti umani, nonchè figlio del famoso Martin Luther King Junior, il celebre attivista che “aveva un sogno”, è venuto a trovare i junior delegates presso la sala conferenze dell’Hotel Sheraton di Times Square. Purtroppo non è stato possibile effettuare la cerimonia conclusiva presso la sala del quartier generale delle Nazioni Unite di New York causa COVID, ma gli studenti si sono recati presso l’edificio il primo giorno di viaggio. 

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