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Sabato, 20 Aprile 2024
Il report

Qualità dell’aria, Latina “bocciata”: superati i limiti di tutti i parametri

Non va meglio nel resto del Lazio: sono sopra le soglie annue suggerite dall'Oms i valori di PM10, M2,5 5 e Biossido di Azoto. Tutti i dati del rapporto di Legambiente “Malaria di città 2022”

Latina “bocciata” da Legambeinte per la qualità dell’aria. E’ il quadro che emerge analizzando i dati che sono contenuti nel rapporto “Malaria di città 2022” dell’associazione ambientalista e che sono stati presentati nella giornata di ieri, 3 febbraio.

Dal dossier emerge come Latina e tutti gli altri capoluoghi del Lazio, come si può vedere dalla tabella in basso, abbiano medie annue sopra le soglie suggerite dall'Oms che sono: per il PM10 di 15 µg/mc (microgrammi per metro cubo di aria), per il PM2,5 5 µg/mc e per l’NO2 (Biossido di Azoto) 10 µg/mc. Tra i capoluoghi del Lazio la peggior situazione a Frosinone per le polveri sottili e a Roma per il Biossido di Azoto. Ma non va certo meglio a Latina dove per il per il PM10 sono stati registrati 22 µg/mc, per il PM2,5 12 µg/mc e per il Biossido di Azoto 22 µg/mc.

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“Bisogna puntare al raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fondamentali per l’ambiente e la vivibilità delle nostre città - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - per farlo, è necessario concretizzare tutte le politiche per il rilancio del trasporto pubblico, rafforzare la sharing mobility, la ciclabilità, la mobilità dolce, e diminuire l’enorme numero di autovetture circolanti. I dati del biossido di azoto nell’aria, ben oltre i limiti dell’Oms, pongono poi Roma tra le peggiori situazioni in Italia: qui la presenza di questo gas, sprigionato da motori a combustione in particolare diesel, irritante e velenoso per l'apparato respiratorio e per gli occhi, è da contrastare togliendo più automobili possibile dalle strade attraverso congestion charge, rafforzamento e ampliamento delle zone a traffico limitato, una poderosa cura del ferro, il rilancio del Tpl, l’istituzione di nuove aree ciclopedonali e di percorsi di mobilità dolce attraverso il verde dei parchi romani. L’agglomerato urbano di Roma e l’area della Valle del Sacco in provincia di Frosinone, sono peraltro tra i territori italiani responsabili delle multe europee per la qualità dell’aria, è qui che bisogna abbattere la concentrazione di fattori inquinanti atmosferici, per evitare nuove sanzioni e per città più vivibili”.

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