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L'iniziativa

Milite Ignoto, il Treno della Memoria arriva a Roma: il transito in provincia e la sosta a Formia

Lungo la provincia di Latina prima di arrivare nella Capitale il convoglio storico ha percorso gli utlimi chilometri del suo viaggio inizaito il 6 ottobre a Trieste

E’ arrivato questa mattina a Roma, nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Treno della Memoria, la rievocazione storica del convoglio che 101 anni fa trasportò nella Capitale la salma del milite ignoto e che quest’anno, dopo il viaggio del centenario, ha di nuovo attraversato l’Italia transitando in 730 stazioni e sostando in 17 di queste. Partito da Trieste il 6 ottobre, dopo quasi un mese di viaggio lo storico convoglio ferroviario è arrivato nella mattinata di oggi, 4 novembre, alla Stazione Termini dopo aver percorso nella serata di ieri i suoi ultimi chilometri attraversando la provincia pontina. Allo scalo ferroviario capitolino ad accoglierlo c’erano insieme all’amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris e al ministro Crosetto anche i ministri per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e della Cultura Gennaro Sangiuliano, insieme al Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone e ad altri numerosi rappresentanti dell’Esercito, delle istituzioni e della società civile.

Il viaggio del Treno della Memoria 

Il Treno della Memoria, quest’anno, è partito il 6 ottobre da Trieste per poi transitare nelle città di Trento, Milano, Torino, Aosta, Genova, Ancona, Perugia, L’Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Catanzaro, Cagliari, Palermo, Napoli e arrivare il 4 novembre a Roma dopo aver percorso circa 5mila chilometri e circa 100 ore di viaggio. Un viaggio lungo quasi un mese nato dall’iniziativa del Ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni. 

Le tappe pontine del Treno della Memoria

Il convoglio speciale che nel 1921 trasportò la salma del “Milite Ignoto”, scelta da Maria Bergamas tra quelle di 11 Caduti italiani non identificati, da Aquilea a Roma, ha quindi simbolicamente ripreso il suo viaggio attraverso l’Italia per mantenere vivo il ricordo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale. E nella serata di ieri prima di arrivare nella Capitale ha attraversato le stazioni della provincia pontina, in alcune delle quali ha fatto anche una sosta. Partito da Napoli ha transitato nella serata per le stazioni di Minturno, Formia-Gaeta, Itri, Fondi-Sperlonga, Monte San Biagio-Terracina, Priverno, Sezze Romano, Latina, Cisterna e Campoleone.

La sosta a Formia

In alcune, come detto, ha fatto una sosta, come è accaduto a Cisterna, Priverno e presso lo scalo di Formia-Gaeta dove il Treno della Memoria è arivato intorno alle 22 tra l'emozione dei tantisismi presenti - circa 500 le persone che hanno  affolllato il binario 1 -. Lo storico convoglio è stato accorlto dai rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose e, tra questi ultimi, l’arcivescovo di Gaeta monsignor Luigi Vari, che ha rivolto anche una preghiera a tutti i presenti, dalle associazioni combattentistiche e d’arma del territorio. Il vice sindaco del Comune di Formia Giovanni Valerio, che ha portato i saluti del primo cittadino Gianluca Taddeo, ha accolto calorosamente il Generale di Brigata Fulvio Poli, Capo Ufficio Generale Promozione Pubblicistica e Storia dello Stato Maggiore dell’Esercito, sceso in banchina per un breve ma toccante saluto e una testimonianza dell’iniziativa. 

Milite Ignoto, la sosta del Treno della Memoria a Formia

“Celebrare il ‘Treno della Memoria’ - ha sottolineato il sindaco Gianluca Taddeo - significa rimettere al centro i valori democratici del nostro Paese e rendere il doveroso omaggio a coloro che hanno combattuto per la Patria. Il Milite Ignoto è un simbolo della nostra identità, della nostra storia e la presenza imponente e partecipativa, ieri sera, di tutte le istituzioni, delle associazioni, del mondo del volontariato e anche di comuni cittadini, testimonia il profondo valore e legame umano e morale e di particolare sensibilità che la nostra comunità ha espresso sentitamente nei confronti di chi si è sacrificato per l’Onore della Patria”.

“La commozione è stata fortissima per una serata che resterà impressa nella memoria di tutti, di chi era presente e di chi ha vissuto a distanza l’evento – ha affermato il vicesindaco Giovanni Valerio –. Formia ha omaggiato nel migliore dei modi il passaggio del convoglio che regala splendore e linfa vitale a tutto il territorio e soprattutto alla nostra stazione ferroviaria, che rappresenta un punto di riferimento nevralgico per il Centro Sud Italia. Un profondo ringraziamento - ha aggiunto - è rivolto a tutte le forze armate che oggi festeggiano la giornata dell’unità nazionale che celebreremo qui a Formia domenica 6 con una serie di commemorazioni sul territorio, insieme con le diverse associazioni combattentistiche e d’arma e la cittadinanza. Un coordinamento che si è prodigato affinché questa iniziativa riuscisse. La nostra città ha vissuto drammaticamente le due guerre mondiali con centina di morti tra militari e civili. Si è aperta una nuova fase risorgimentale che ha portato alla nostra carta costituzionale che è il nucleo fondamentale di principi e valori che contraddistinguono il percorso di ogni cittadino. La memoria storica deve essere salvaguardata, preservata per le future generazioni affinchè questi momenti restino vivi e ricordati dalle amministrazioni e un ringraziamento è rivolto a monsignor Luigi Vari, che anche con la componente religiosa ha rappresentato la comunità”. Durante la sosta del convoglio è stato consegnato al Generale di Brigata Poli - che ha rimarcato come Formia abbia risposto in massa all’iniziativa - una corona di fiori che verrà deposta oggi a Roma, all’Altare della Patria.

Presenti anche i rappresentanti di diversi Comuni della provincia tra cui anche quelli di Fondi che hanno partecipato all’iniziativa dall’alto valore simbolico con il vicesindaco Vincenzo Carnevale, il consigliere Sergio Di Manno, un agente della Polizia Locale con il gonfalone della Città di Fondi e la locale sezione dell'A.N.F.I. presieduta dal luogotenente Carmine Quinto. 

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