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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Il 2022 di Latina e provincia raccontato attraverso le notizie più importanti

Quello che si chiude è stato un anno importante per il territorio pontino, l’anno della ripartenza, l’anno delle inchieste e degli arresti eccellenti, l’anno della politica, della cultura e dello sport. Riviviamolo insieme

Cronaca

Inchiesta Dune: agli arresti anche il sindaco Gervasi
Il 21 febbraio un’operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo fa tremare la città di Sabaudia. Nel mirino dell’inchiesta coordinata dalla procura ci sono le assegnazioni delle concessioni per le attività balneari e i chioschi del lido e anche gli appalti per la Coppa del mondo di canottaggio. Tutto prende le mosse dall’attentato al Parco del Circeo. Sedici le misure cautelari, tra cui 12 ai domiciliari. Fra gli arrestati c’è anche la sindaca Giada Gervasi, per la quale era stato poi disposto il divieto di dimora a Sabaudia, revocato lo scorso settembre. Le accuse sono, a vario titolo, di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico. Il processo è già iniziato e il Comune si è costituito parte civile. Subito dopo l’ondata di arresti, le dimissioni della sindaca e quelle dei consiglieri comunali avevano portato alla caduta dell’amministrazione e alla guida di un commissario prefettizio. A giugno l’elezione del nuovo sindaco Alberto Mosca. 

Omicidio di via Palermo: avvocato Palumbo condannato a 14 anni 
Si è concluso con una condanna a 14 anni di carcere il processo a carico dell’avvocato Francesco Palumbo accusato dell'omicidio di Domenico Bardi e del tentato omicidio di Salvatore Quindici, componenti di una banda di ladri che stavano svaligiando l’appartamento del padre. Il 22 aprile dopo quattro ore di camera di Consiglio la Corte di assise di Latina presieduta da Francesco Valentini ha emesso la sentenza infliggendo all’imputato una pena più pesante rispetto a quella richiesta dall’accusa che aveva sollecitato una condanna a 12 anni. A Palumbo sono state concesse le attenuanti generiche essendo incensurato ma per lui è stata decretata l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena. Attualmente è in corso il processo di secondo grado davanti alla Corte di assise di appello di Roma alla quale il Procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna a 14 anni.

Incendio al campo Al Karama
E’ il 3 luglio quando un devastate incendio partito da un terreno di sterpaglie raggiunge anche il centro Al Karama a Borgo Montello; le fiamme distruggono diverse strutture mentre il fumo avvolge l’intero campo nomadi che viene evacuato. Vigili del fuoco e protezione civile lavorano a lungo prima di avere la meglio sul rogo, ma terminata l’emergenza per l’incendio inizia quella sociale. Il sito con un’ordinanza del sindaco Coletta viene dichiarato del tutto compromesso e privo di requisiti abitativi e sanitari; l’intero campo viene evacuato, quasi 100 le persone - tra cui 28 minori - devono lasciare la struttura; saranno poi collocate presso la ex Rossi Sud sulla Monti Lepini, in un’area distaccata da quella dove vengono effettuate le vaccinazioni anti-Covid. Da allora per le famiglie che hanno lasciato il centro di Al Karama poco è cambiato; poco è stato fatto in questi quasi sei mesi. L’ultimo monito a trovare una soluzione è arrivato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Gerardo Stefanelli.

Inchiesta Free Beach travolge il Comune di Terracina
Un nuovo scandalo nella pubblica amministrazione travolge a luglio un altro comune della provincia pontina, quello di Terracina. L’inchiesta parte nel 2019 da alcune verifiche della guardia costiera e sei persone finiscono ai domiciliari mentre per altre sette vengono disposte misure interdittive e divieti di dimora. Fra gli arrestati, anche in questo caso, c’è la sindaca di Fratelli d’Italia Roberta Tintari, insieme all’ex vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi e al presidente del consiglio comunale Gianni Percoco. I reati a vario titolo contestati nell'ordinanza sono falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l'affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d'ufficio. Fra gli indagati compariva anche il nome dell’eurodeputato di FdI Nicola Procaccini, per il quale la procura ha però recentemente chiesto l’archiviazione. Per Roberta Tintari invece la Corte di Cassazione ha disposto la cessazione di tutte le misure cautelari.

Estorsione e illecita concorrenza: condannata Gina Cetrone 
Pesanti condanne nel processo "Scheggia”. L’ex consigliera regionale Gina Cetrone e il marito Umberto Pagliaroli sono stati condannati a sei anni e sei mesi di carcere mentre Gianluca Di Silvio a otto anni e sei mesi: erano chiamati a rispondere di estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, oltre ad una serie di illeciti con l’aggravante delle modalità mafiose nell’ambito della campagna elettorale per le consultazioni amministrative di Terracina del 2016. Pena di quattro anni per Armando Lallà Di Silvio riconosciuto colpevole dal Tribunale soltanto di violenza privata e non di estorsione. Erano stati arrestati a gennaio 2020 nell’ambito di un’inchiesta della Dda nata dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia

Scoppia il caso Karibu 
Tutto nasce da una vertenza sindacale seguita dalla Uiltucs provinciale: mesi di stipendi non pagati ad alcuni dei lavoratori impiegati nelle cooperative sociali che si occupano di accoglienza dei migranti e che sono inserite nella gestione dei Cas della prefettura di Latina e degli Sprar dei Comuni. Così scoppia a Latina il caso di Karibu e del Consorzio Aid, entrambi gestite da Marie Terese Mukamitsindo, suocera del deputato di Verdi-Sinistra Italiana Aboubakar Soumahoro. Ne nasce un’inchiesta della procura in cui viene inevitabilmente coinvolta anche la moglie del parlamentare, Liliane Murekatete, che fino ad alcuni mesi fa aveva cariche all’interno della coop Karibu. La vicenda rimbalza su tutte le testate nazionali e a metà del mese di dicembre arrivano le prime misure interdittive e i sequestri. Al centro dell’indagine c’è una sospetta gestione dei fondi pubblici legati ai progetti di accoglienza e per il gip del tribunale di Latina esiste “un collaudato sistema fraudolento fondato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. La procura chiede e ottiene il sequestro della somma per equivalente di 650mila euro a carico di Marie Terese Mukamitsindo e dei figli Michel Rokundo e Liliane Murekatete.

Omicidio Desirèe: confermate le quattro condanne 
Sentenza confermata per i quattro responsabili della morte della 16enne di Cisterna Desirée Mariottini, trovata senza vita in un palazzo abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma il 19 ottobre 2018. La Corte di assise di appello di Roma accogliendo la richiesta del Procuratore generale ha confermato la pena dell’ergastolo per Mamadou Gara e Yousef Salia, i 27 anni di carcere per Brian Minthe e i 24 anni e sei mesi per Alinno Chima. I quattro stranieri erano accusati a vario titolo di omicidio, violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo gli investigatori gli imputati avrebbero abusato a turno della ragazza nell’edificio di via dei Lucani dopo averle fatto assumere un mix di droghe che si è rivelato fatale per la ragazzina.

Omicidio Moretto: arresto di Erik D’Arienzo e la pista della vendetta
Alla fine del 2022 arriva la svolta nel caso dell’omicidio Fabrizio Moretto, ucciso il 21 dicembre del 2020 a Sabaudia, a pochi metri dalla sua abitazione. L’uomo, 50 anni, era il principale indagato di un altro delitto, quello di Erik D’Arienzo, deceduto in ospedale mesi prima, a settembre, dopo un violento pestaggio. Per il secondo delitto i carabinieri del Nucleo investigativo arrestano il padre di Erik, Ermanno D’Arienzo. All’origine dell’omicidio di Moretto c’è dunque la vendetta del padre, personaggio storico della criminalità locale, che il gip definisce nell’ordinanza di arresto "uno dei soggetti con maggiore personalità delinquenziale della città di Latina, tanto da conquistarsi rispetto e riverenza anche in ambito provinciale".

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